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Cronaca

Indennità illegittime alle guardie mediche: danni all'erario per 750mila euro

Sotto i riflettori l'“indennità di continuità assistenziale” a favore di medici “convenzionati” (ex guardie mediche)

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Avellino, a seguito di mirati approfondimenti avviati d’iniziativa con i poteri di polizia economico – finanziaria a tutela della spesa pubblica, coordinati in ambito regionale dalla Corte dei Conti - Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale per la Campania, ha segnalato all’Autorità contabile un danno erariale di 750mila euro, in ordine all’erogazione, da parte di dirigenti dell'Asl e della Regione Campania, della “indennità di continuità assistenziale” a favore di medici “convenzionati” (ex guardie mediche).

Le indagini muovono nella stessa direzione di quelle recentemente rese note dalla Guardia di Finanza partenopea nei confronti dell’ASL del capoluogo regionale. Le ricostruzioni investigative hanno permesso di verificare che l’indennità in parola non era più dovuta, alla luce dell’Accordo Collettivo Nazionale del 23 marzo 2005, in quanto accorpata ai “compensi lordi omnicomprensivi”; tuttavia la stessa è stata comunque liquidata nel tempo a tutti i medici convenzionati che hanno, dunque, indebitamente ricevuto, per oltre 10 anni, tale compenso in busta paga.

In particolare, gli accertamenti istruttori eseguiti hanno permesso di raccogliere elementi idonei sia per la determinazione della responsabilità per danni all’erario, generata dal comportamento dannoso posto in essere dagli organi apicali delle Asl e della Regione Campania, sia per la quantificazione delle relative diseconomie gestionali, derivanti dall’illegittima erogazione delle indennità.

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