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Cronaca Pratola Serra

Indebita percezione di plurime indennità, Antonio Aufiero dovrà risarcire oltre 36mila euro alla Provincia di Avellino

L'ex sindaco di Pratola Serra è rimasto in carica al Consiglio Provinciale di Avellino continuando a percepire indebitamente gli emolumenti

La Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale della Regione Campania si è espressa nei confronti dell’ex sindaco di Pratola Serra, Antonio Aufiero. Visti l'atto di citazione e gli altri atti e documenti di causa. Uditi all’udienza del 9 febbraio 2023, celebrata con l'assistenza del segretario dott.ssa Alessandra Polese, il relatore Consigliere Francesco Albo e il Pubblico ministero nella persona del dottor Davide Vitale, la Procura regionale ha condannato Antonio Aufiero al risarcimento del danno in favore della Provincia di Avellino, dell’importo di 36.107,76 euro, oltre accessori e spese di giustizia, a seguito dell’indebito cumulo di emolumenti connessi alla contestuale carica di sindaco del Comune di Pratola Serra, nel periodo giugno 2010 — febbraio 2013.

Aufiero ha percepito entrambi gli emolumenti connessi alle due cariche rivestite

Il giudizio è nato dall’informativa, pervenuta alla Procura il 10 maggio 2022, dal Nucleo di Polizia economico- finanziaria della Guardia di finanza di Avellino, dalla quale risultava un’ipotesi di indebita percezione di plurime indennità. Dagli accertamenti istruttori, sarebbe emerso che Aufiero, sindaco del Comune di Pratola Serra in carica dal 29.05.2007 al 12.06.2017, sarebbe rimasto in carica in seno al Consiglio Provinciale di Avellino dal 29.06.2009, sino al 12.2.2013 (data di scioglimento del Consiglio provinciale ad opera del Decreto del Presidente della Repubblica di nomina del Commissario Straordinario), continuando a percepire entrambi gli emolumenti connessi alle due cariche al contempo rivestite (quella di sindaco e di consigliere provinciale). L’illegittima corresponsione di denaro pubblico sarebbe scaturita dall’omessa comunicazione.

La somma da restituire è pari a euro 36.107,76

Ai fini di contenimento dei costi della politica nel più generale contesto delle misure di riduzione della spesa pubblica, in presenza di plurimi incarichi pubblici. Nonostante la chiara formulazione della norma, alcuna dichiarazione attestante lo svolgimento di altri impieghi pubblici ricoperti sarebbe pervenuta da Aufiero alla Provincia di Avellino. La doppia percezione di  emolumenti  relativa  a tali  cariche risulta illecita, non avendo l’Aufiero provveduto ad effettuare la dovuta comunicazione agli Enti interessati e la conseguente scelta dell’emolumento da percepire. Muovendo la somma di Euro 36.107,76, quale gettone di presenza per l’incarico di consigliere provinciale, ente presso il quale la sua elezione a consigliere risulta essere successiva rispetto a quella  di sindaco, è stata dall’odierno convenuto indebitamente percepita ed integra, per il corrispondente esborso, danno erariale.

Ciò detto in ordine all’elemento oggettivo del danno, il Collegio ha reputato che le condotte antigiuridiche poste in essere da Aufiero siano assistite da dolo, avendo questi percepito con consapevolezza emolumenti non spettanti. Per questi motivi, la Corte dei conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Campania, si è pronunciata dichiarando la contumacia di Antonio Aufiero, condannandolo al risarcimento del danno erariale pari ad euro 36.107,76 in favore della Provincia di Avellino. 

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