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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Il carcere di Avellino è fuori controllo, Di Giacomo: "La situazione di Bellizzi è la peggiore d'Italia"

Questa mattina, di fronte alla Casa Circondariale di Avellino, il Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP. ha esposto una situazione allarmante all'interno delle mura della prigione irpina: "Speravamo che il governo di centrodestra prestasse maggiore attenzione alla sicurezza, purtroppo, questo non è avvenuto"

Questa mattina, di fronte alla Casa Circondariale di Avellino, il Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo ha esposto una situazione allarmante all'interno delle mura della prigione irpina, gettando luce su una realtà che sembra essere sfuggita al controllo delle autorità statali. "La situazione nelle carceri della Campania, che sto visitando da stamattina, è veramente drammatica", ha dichiarato Di Giacomo. "Tuttavia, la situazione ad Avellino è fuori controllo e rappresenta la peggiore non solo nella regione ma in tutta Italia. Lo Stato sembra aver perso il controllo della prigione di Avellino, con i detenuti che dettano le regole e fanno ciò che vogliono."

Il Segretario Generale ha evidenziato un aumento significativo degli eventi critici all'interno della struttura carceraria e ha sottolineato che sembra che non si riesca più a gestire nulla. "Questa situazione è estremamente preoccupante, anche se recentemente è stato nominato un nuovo direttore, che sembra promettente ma che, secondo quanto si legge sui media, è anch'esso costretto a descrivere la situazione come fuori controllo."

Il traffico di droga in carcere è così rilevante da essere paragonabile alle piazze esterne

La crisi nelle carceri campane, secondo Di Giacomo, è amplificata dal traffico di droga, che è diventato così rilevante da essere paragonabile alle piazze esterne. "Avellino sembra essere uno dei peggiori casi in Italia in termini di spaccio di droga e utilizzo di telefoni cellulari da parte dei detenuti. Lo Stato sembra aver rinunciato a controllare questa situazione, nonostante siano state fatte numerose segnalazioni, e la riteniamo insostenibile."

Di Giacomo ha anche sottolineato la difficile situazione dei poliziotti penitenziari, che subiscono violenze e faticano a mantenere l'ordine e la sicurezza nelle carceri. Dall'altro lato, ha denunciato che detenuti vulnerabili sono costretti a sopportare le conseguenze di una situazione fuori controllo. "È inaccettabile che i detenuti psichiatrici siano spesso coinvolti in reati gravi contro altri detenuti o agenti di polizia, sfruttando la loro vulnerabilità, sapendo che non saranno sottoposti a pene severe."

Il Segretario Generale ha chiesto un intervento immediato, sottolineando che la situazione è diventata veramente ingestibile negli ultimi mesi. Ha dichiarato: "Lo Stato sembra aver alzato bandiera bianca. Per quanto riguarda il carcere di Avellino, è necessario un incremento significativo del personale, almeno 70 unità, per cercare di invertire la rotta. È necessario un intervento a livello ministeriale per ripristinare l'ordine e far capire che nel carcere, il controllo spetta allo Stato e non ai detenuti, cosa che evidentemente non avviene ad Avellino."

Chi è vittima di estorsione, sempre più spesso, sceglie di non collaborare

Di Giacomo ha sottolineato un dato preoccupante: la diminuzione del 2,7% della collaborazione con la giustizia in Campania negli ultimi due anni, suggerendo che chi è vittima di estorsione collabora sempre meno, poiché i detenuti riescono persino a contattare le persone estorte. Ha concluso affermando: "Noi della Polizia Penitenziaria e le forze dell'ordine in generale speravamo che il governo di centrodestra prestasse maggiore attenzione alla sicurezza, compresa quella nelle carceri. Purtroppo, questo non è avvenuto nei primi mesi o nell'anno iniziale di questo governo. È stato un fallimento totale, senza possibilità di cambiamento. Notiamo che gli interventi attuali del sottosegretario e del governo seguono una direzione completamente diversa."

La situazione nella Casa Circondariale di Avellino è ora al centro dell'attenzione nazionale, con crescenti richieste di intervento da parte delle autorità statali per ripristinare l'ordine e la sicurezza all'interno della prigione. La situazione continua a destare preoccupazione sia tra gli operatori delle forze dell'ordine che tra la popolazione. Tantissime le critiche, ora, anche indirizzate all'attuale governo: "Noi della Polizia Penitenziaria e le forze dell'ordine in generale speravamo che il governo di centrodestra prestasse maggiore attenzione alla sicurezza, compresa quella nelle carceri. Purtroppo, questo non è avvenuto nei primi mesi o nell'anno iniziale di questo governo. È stato un fallimento totale, senza possibilità di cambiamento. Notiamo che gli interventi attuali del sottosegretario e del governo seguono una direzione completamente diversa", conclude Di Giacomo.

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