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Cronaca

Escalation di contagi Covid, De Luca tuona: "Chiusura a un passo"

"Quello che possiamo e dobbiamo fare nell'immediato è completare la terza dose per tutta la popolazione scolastica"

Italia oggi a un passo dalla chiusura per l'aumento di contagi covid. È il rischio secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. "Dobbiamo lavorare da subito, senza perdere un minuto di tempo per completare la vaccinazione. Il governo sbaglia a rinviare all'inizio di dicembre per la terza dose, qui non dobbiamo perdere un minuto", dice il governatore, a margine della firma del protocollo con l'Ordine degli Psicologi della Campania per il supporto dei giovanissimi nella fase post Covid. "Una volta passati i 6 mesi - aggiunge - bisogna fare la terza dose se vogliamo evitare di chiudere l'Italia, e siamo credo a un passo da questa prospettiva, e se vogliamo evitare di richiudere le scuole". 

"Oggi non abbiamo emergenze, ma dobbiamo sapere che fra due settimane arriveremo dove sono arrivati altri Paesi d'Europa. E' inevitabile", dice. "Era una storia già scritta ovviamente - afferma ancora a - stiamo ripetendo da settimane che, quando intorno all'Italia abbiamo Paesi con livelli drammatici di contagio, era inevitabile che questo contagio arrivasse anche nel nostro Paese. Poi ci siamo fatti male con le nostre mani, e mando qui da Napoli un messaggio di solidarietà ai nostri concittadini di Trieste e del Friuli, una realtà che è stata violentata dalla stupidità e dell'irresponsabilità di chi ha rovinato una comunità alla quale siamo tutti legati per tante ragione".

"Se non stiamo attenti, noi rischiamo di dover richiudere tutto. Gli ultimi dati - spiega De Luca - vedono la triplicazione del contagio per la fascia di età sotto i 15 anni, in particolare fra gli 11 e i 13 anni. Quello che possiamo e dobbiamo fare nell'immediato è completare la terza dose per tutta la popolazione scolastica".

"Noi - ha aggiunto De Luca - stiamo registrando una serie di focolai. Per il momento sono sotto controllo. Abbiamo avuto ieri pomeriggio la riunione con tutti i direttori generali. Seguiamo settimanalmente l'evoluzione del contagio. Abbiamo detto a tutti i direttori generali di essere pronti con il 'piano B'. Poi c'è il 'piano C' e poi c'è l'emergenza assoluta. Cominciamo a preparare i posti letto adeguati ad un incremento del 20% di contagio. Per quanto riguarda l'ospedale del Mare noi abbiamo ancora attivo il centro Covid, il Covid residence, e abbiamo ancora 50 posti letto che sono liberi. Oggi sinceramente non abbiamo emergenze. Però dobbiamo sapere che fra due settimane arriveremo dove sono arrivati altri paesi d'Europa. E' inevitabile. La preoccupazione più grande, di cui non parla nessuno, è che quando gli irresponsabili determinano la congestione degli ospedali, tolgono diritto alla salute ai malati di tumore, ai pazienti cardiopatici, a chi ha un problema neurologico, perchè è inevitabile che se si riempiono gli ospedali, gli altri pazienti non avranno le cure necessarie. Questo è veramente un delitto. Abbiamo ancora sotto controllo sicuramente le terapie intensive, dove la situazione è soddisfacente, ma cominciamo a registrare ingressi nei reparti ordinari che devono preoccuparci".

"Mobilitiamoci tutti - ha concluso il presidente della Regione - per completare la vaccinazione e indossiamo la mascherina, sempre e tutti, soprattutto sui trasporti pubblici. Quando si esce da scuola o quando si va a scuola, l'assembramento diventa inevitabile. Non c'è altro che la prevenzione: non a caso siamo l'unica regione che ha mantenuto sempre l'obbligo dell'uso della mascherina e adesso ci rendiamo conto dell'utilità". 

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