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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Contrada

Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, domani gli interrogatori della coppia

I due sono difesi dall'avvocato Nicola D'Archi e sono gravemente indiziati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti

I Carabinieri della Stazione di Forino, in collaborazione con i militari della Stazione Carabinieri di Monteforte Irpino, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica. I destinatari del provvedimento sono un uomo di 39 anni e una donna di 32 anni, entrambi residenti a Contrada. I due sono difesi dall'avvocato Nicola D'Archi e sono gravemente indiziati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, secondo gli attuali risultati delle indagini.

L'operazione è il risultato di attività investigative avviate lo scorso aprile dai Carabinieri della Stazione di Forino, che hanno scoperto che i due indagati cedevano sostanze stupefacenti come cocaina, crack, hashish e marijuana presso la propria abitazione. I destinatari di queste sostanze erano persone provenienti dalla provincia irpina e assuntori locali che raggiungevano il luogo degli scambi utilizzando un monopattino elettrico.

Durante l'esecuzione del provvedimento, sono state trovate e sequestrate sostanze stupefacenti, nonché materiale per il confezionamento delle stesse. Al momento dell'arresto, ai due indagati è stato notificato un avviso orale emesso dal Questore di Avellino.

Dalla perquisizione la scoperta delle sostanze stupefacenti 

Durante la perquisizione di una donna, sono state trovate due confezioni termosaldate contenenti crack, per un peso totale di 1,09 grammi lordi. La sostanza era nascosta nelle tasche dei pantaloni. Durante l'interrogatorio, la donna ha ammesso di aver acquistato la droga da un'altra persona residente nella zona, pagando 110,00 euro. L'acquisto è avvenuto vicino alla casa della coppia, poiché la donna era una consumatrice abituale e conosceva i fornitori da tempo, avendo il numero di telefono del 39enne.

Successivamente, la donna ha identificato senza alcun dubbio la foto della 32enne come la persona che le aveva venduto il crack. Di conseguenza, il Pubblico Ministero ha disposto una perquisizione personale, domiciliare e veicolare nei confronti della coppia, eseguita dalla polizia giudiziaria il 17 aprile 2023, con esito positivo. Durante la perquisizione, sono state trovate e sequestrate cocaina, marijuana e materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi destinate alla vendita al dettaglio. Inoltre, durante un'osservazione nelle vicinanze dell'abitazione degli indagati, la polizia ha rilevato una costante attività di spaccio.

Particolare importanza assume la perquisizione del 17 aprile 2023, durante la quale sono state rinvenute cocaina (2,25 grammi), marijuana (circa 0,50 grammi) e uno spinello di marijuana (0,40 grammi). Inoltre, la polizia ha trovato anche materiale per la preparazione, il taglio e il confezionamento di dosi singole, come un bilancino di precisione, buste shoppers e brandelli per le dosi, bicarbonato di sodio, un colino, un bollilatte e un tritatutto contaminati con sostanza stupefacente (presumibilmente cocaina).

In definitiva, le prove raccolte, almeno a livello indiziario, sostengono l'accusa di detenzione a fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti a terzi, ad eccezione della detenzione di marijuana, considerando la quantità molto ridotta di tale sostanza rinvenuta (circa 0,50 grammi).

Domani, i due indagati, accompagnati dal loro avvocato Nicola D'Archi, affronteranno l'interrogatorio di garanzia. Sarà l'occasione per chiarire ulteriormente i fatti e stabilire le responsabilità penali delle persone coinvolte in questa operazione antidroga condotta dalle forze dell'ordine.

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