Covid in Irpinia: gli angeli dell'Ospedale Moscati mi hanno regalato una seconda “Vita”
La testimonianza di uno dei fortunati, graziato da Dio e dal pronto soccorso del Moscati di Avellino, che ha fatto di tutto per salvargli la vita
“I MIEI ANGELI” La mia testimonianza sull’esperienza Covid e l’eccellenza del Moscati di Avellino
Basta dichiarare solo i morti! Basta bollettini di numeri. Siamo persone che hanno combattuto e siamo ritornate alla vita grazie alle cure di medici infaticabili e i media devono cominciare a dichiarare questo: quante vite vengono salvate ogni giorno grazie allo straordinario lavoro di medici, infermieri, ed Oss nei reparti COVID-19.
Io sono uno di quelli fortunati, graziato da Dio e da una equipe che, dal 21 Marzo, dal pronto soccorso del Moscati di Avellino ha fatto di tutto per tenermi in “Vita”.
Non avrei mai immaginato di vivere un’esperienza simile, eppure, è toccato anche a me!
E oggi sono felice di poterlo raccontare perché si tratta di una seconda possibilità, una vera seconda “Vita”.
Sono stati giorni difficili, bui, confusionali, il COVID-19 è un vortice che ti devasta fisicamente ma soprattutto mentalmente, ti fa toccare la morte e arrivare alla follia perché, in quel momento, non hai la cognizione di ciò che ti sta capitando…
sono stati giorni lontani dalle mie abitudini, dagli affetti, dalla mia dimensione lavorativa; persino dalla corazza che negli anni mi sono creato..in un secondo solo è caduto tutto!
Ma posso dire che Grazie a Luca Rega, Marialuisa Basso, Stefania Colucci, la caporeparto Cipriano Candida, la dottoressa Mariangela Atteno e il grande supporto di Ombretta Candela caporeparto della Pneumologia. Grazie a tutti loro sono stati comunque momenti indimenticabili.
La loro dedizione, la passione, la cura verso i pazienti è unica!
I gesti: le loro carezze durante la notte. Gli incoraggiamenti: ce la farai siamo con te! L’ovetto portafortuna nel giorno di Pasqua acconto al letto, la Palma della Pace, le mille attenzione degli Oss che riuscivano con la massima riservatezza e delicatezza a farmi vivere la mia dignità personale senza farmi pesare nulla, sono momenti che ti segnano ma che porterò sempre con me!
Questo vorrei che i media comunicassero, non le guerre psicologiche urlando solo morti, è giusto parlare di chi riesce a salvarsi per dare un messaggio di speranza. Va detto è importante! Queste persone lavorano H24 senza mai stancarsi, senza mai arrendersi, senza mai lasciare da solo chi è in difficoltà, sempre sorridendo.