rotate-mobile
Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: "Vivendo il Natale avremo diecimila morti. Nessuna mobilità neppure tra piccoli comuni"

Queste sono state le parole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Che tempo che fa su Rai 3

A Che Tempo Che Fa torna stasera su Rai3, invitato anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Queste sono state le dichiarazioni del Governatore: 

"Dobbiamo parlare con i nostri concittadini un linguaggio di verità: per tutti noi non vivere il Natale come sempre è una grande sofferenza, ma se vogliamo godere il calore di Natale quest'anno apriremo le porte delle terapie intensive a metà gennaio e le porte dei cimiteri per altri 10mila decessi per Covid. Se non abbiamo rigore in queste due settimane decisive, avremo una terza ondata ancora più virulenta di quella che abbiamo conosciuto, per due ragioni: perché apriamo le scuole e perché a fine dicembre inizio gennaio avremo il picco dell'influenza stagionale. Se ci troviamo con il picco dell'influenza, le scuole aperte e il contagio che riprende noi avremo una situazione davvero estremamente pesante".

Deroghe spostamenti

"Se il Governo decide di lasciare la mobilità per i comuni sotto i 5mila abitanti, a mio parere dobbiamo aprire a Palazzo Chigi una sezione di psichiatria democratica, perché davvero andiamo al disastro. I piccoli comuni sotto i 5mila abitanti in Italia sono il 70% dei comuni, 10 milioni di abitanti. Se apriamo la mobilità a 10 milioni di abitanti non ci sarà più nulla da fare, perché avremo una ripresa drammatica di contagio a gennaio. In Campania non apriremo la mobilità per i piccoli comuni, non apriamo la possibilità di andare nelle seconde case, ho sempre detto e ripeto che in Campania dobbiamo avere più rigore che in tutte le altre regioni per la situazione demografica complessa che abbiamo qui da noi. Ci sono regioni importanti del Nord che sono in zona gialla e hanno una situazione drammatica dal punto di vista delle terapie intensive e del livello di contagiosità. Allora significa che l'algoritmo non ha funzionato e non funziona. L'algoritmo è come la cosa in sé di Kant, un inconoscibile, nessuno sa cosa sia. Si pronuncia algoritmo ma significa marchettificio. Togliamolo di mezzo". ha proseguito.

 Sud svantaggiato

"I contributi a fondo perduto sono stati concessi per tre ragioni: popolazione, divario di Pil e tasso di disoccupazione, cioè 65 miliardi sono stati decisi per le aree svantaggiate d'Europa e quindi dell'Italia. E allora il Governo non può dire: diamo il 34% al Sud e il 66% al Nord. Le proporzioni devono essere esattamente capovolte. Mi auguro che anche i ministri meridionali vogliano fare una battaglia, perché mi pare che non abbiano capito bene quello che è in gioco. Ovviamente, se poi i ministri hanno l'immagine di Bonafede, buonanotte. Tre o quattro sono sono di grande valore, il resto francamente mi pare arte povera", ha concluso De Luca.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus in Campania, De Luca: "Vivendo il Natale avremo diecimila morti. Nessuna mobilità neppure tra piccoli comuni"

AvellinoToday è in caricamento