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Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: "Stanno crescendo i vaccinati con prima dose, meglio tardi che mai"

Le parole del Presidente della Regione Campania nel corso della videodiretta odierna: "L'esplosione di contagio ha obbligato tutta Italia a mettere in secondo piano i malati non Covid". Sui no vax: "Non si possono più sentire le loro stupidaggini"

Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha tracciato il punto della situazione sui contagi, in particolare nelle scuole, sull'andamento della campagna vaccinale e sulle altre importanti questioni che riguardano il governo regionale e lo scenario nazionale.

"I vaccinati con prima dose si sono assunti la responsabilità di danneggiare i pazienti non Covid"

Vicenda Covid e scuola: "Non so se siamo arrivati al picco. La sensazione che si ha è che abbiamo ancora un numero impressionante di morti a causa del Covid. Da questo punto di vista, siamo ancora in un'emergenza drammatica. Ma, per quanto riguarda l'estensione del contagio, da qualche giorno siamo fermi tra i 180 e i 200mila. Non sappiamo cosa succederà nei prossimi giorni, ma la sensazione è che si vada verso un assestamento e, da fine gennaio, una discesa del contagio. Speriamo che sia così. Avevo detto che avremmo dovuto stringere i denti per due settimane. Stanno crescendo i numeri dei vaccinati, anche di quelli con la prima dose, che mi pare che si stiano svegliando. Meglio tardi che mai, perché devono sapere che si sono assunti la responsabilità di danneggiare drammaticamente i pazienti non Covid. L'esplosione di contagio ha obbligato tutta Italia a mettere in secondo piano i malati non Covid, causando un danno enorme ai pazienti cardiologici, oncologici e diabetici, agli screening oncologici che stanno subendo ritardi pesanti".

Sui no vax: "Non si possono sentire più le loro stupidaggini. In democrazia, ognuno è libero di dire quello che pensa, ma anche il dovere di pensare a quello che dice. La stupidità non è un argomento e non c'entra con la democrazia". 

"Le dichiarazioni del Ministro della Pubblica Istruzione sono pura mistificazione"

Sulle scuole: "Continuiamo a registrare una posizione propagandistico-demagogica del Ministro della Pubblica Istruzione (Patrizio Bianchi, ndr). Premesso che abbiamo tutti l'obiettivo di mandare i ragazzi e le ragazze in presenza a scuola, premesso che dobbiamo fare di tutto per raggiungere questo obiettivo, questo però non significare fare demagogia e chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Io voglio esprimere il mio ringraziamento al personale docenti, ai presidi, per il lavoro eroico che stanno facendo. Diversamente da quello che ha comunicato il Ministro della Pubblica Istruzione, non è vero che abbiamo il 92-93% di situazioni normali nella nostre scuole: questa è una pura mistificazione. A oggi, i positivi che abbiamo in Campania nella fascia d'età 0-13 anni è di 29mila unità. Questi sono i dati che abbiamo rilevato dall'11 gennaio a oggi, negli ultimi dieci giorni. Nel periodo 11-19 gennaio i contagiati nel territorio della Napoli 1 sono stati 5mila, che se confrontati con i dati degli ultimi giorni del 2021, mostrano un incremento del 132%. A conferma di quello che vi dico sulla realtà concreta, voglio salutare i docenti della scuola primaria 'Salvemini' di Napoli, nel quartiere Barra, che hanno una situazione caotica. Ci vuole spirito di verità".

Sulle vaccinazioni pediatriche anti-Covid: "Abbiamo un dato importante. Nella fascia d'età 5-11 anni, registriamo, in Campania, 102mila bambini vaccinati. Ormai, stiamo andando avanti con 4-5mila vaccinazioni al giorno per questa fascia d'età. Per fine gennaio, potremmo arrivare a 150mila bambini vaccinati. E' il motivo per cui volevamo prorogare di due settimane l'apertura delle scuole primarie". 

Campania prima in Italia per sequenziamento e seconda per la distribuzione di farmaci antivirali monoclonali: "Avevano cercato di fregarci ancora una volta, di fare il mercato nero dei farmaci, come avevano fatto con i vaccini. Pare che abbiano capito. Finalmente, una buona notizia dal Commissario del Covid (Figliuolo, ndr)".

"Se facessimo un discorso di verità, capiremmo che miracolo abbiamo fatto per reggere con le terapie intensive"

Questione posti letto e terapie intensive negli ospedali: "Quando, a livello nazionale, si stabilisce che si passa in zona gialla, se si supera il 10% di occupazione delle terapie intensive bisogna riflettere su questo dato. Lo scorso anno, il Ministero della Salute ha stabilito, per ogni regione, qual è il numero di terapie intensive che può tenere aperte: quel numero era fissato in base alla popolazione. Alla Campania, erano assegnati 820 posti letto, al Veneto 750, con una popolazione di 900mila abitanti in meno. Oggi, il Veneto denuncia al Ministero della Salute 1.010 posti letto di terapia intensiva disponiibli: il 10% si calcola su questa cifra. La Campania ne segnala 720, 300 in meno del Veneto. Ora, è vero che la Campania sconta i 10 anni di commissariamento, ma non è tollerabile che si faccia la stessa percentuale su regioni che hanno 300 posti in più di terapia intensiva denunciati. Se facessimo un discorso di verità in Italia, capiremmo che miracolo abbiamo fatto per reggere in Campania":

"Elezione del Presidente della Repubblica? Situazione imbarazzante"

Il Governatore ha esordito sull'elezione del nuovo Presidente della Repubblica: "La situazione è francamente imbarazzante. Solitamente, negli altri Paesi dove si elegge un Presidente della Repubblica, si ragiona, oltre che sulle persone, sul programma che quella persona può rappresentare. Nel nostro Paese, ragioniamo sulle persone a prescindere dal programma che le persone in questione possono rappresentare. Abbiamo visto, negli ultimi anni, che il potere del Presidente della Repubblica è forte, su alcuni temi, soprattutto nel presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura. Sarebbe bene quindi sapere quali sono le opinioni delle persone che si scelgono. Mi piacerebbe, inoltre, sapere, quali sono le opinioni del Capo dello Stato sulla sicurezza, sul Mezzogiorno, sulla sburocratizzazione, e così via. Negli altri Paesi democratici, l'elezione di un Presidente è legata ai contenuti programmatici. Qui, in Italia, è difficile. Verrebbe voglia di dire che sarebbe l'ora di introdurre in Italia l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, anche per evitare queste situazioni imbarazzanti. In Italia sono bloccati tutti i ministeri. Ho avuto la possibilità di interloquire con Giovannini e Cingolani, ma ho la sensazione che tutto il resto sia fermo, immobile, soprattutto sulla parte burocratico-amministrativa, e non è possibile reggere un Paese in queste condizioni".

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