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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: "La libertà di diffondere il virus e allungare l'epidemia non è concessa a nessuno"

Le parole del Presidente della Regione Campania nel corso del consueto appuntamento con la diretta del venerdì: "Non c'è più nessun motivo per non vaccinarsi: la possibilità di diffondere il virus non è concessa: questa non si chiama libertà, si chiama irresponsabilità"

Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fornito il punto della situazione settimanale sull'emergenza coronavirus e sulla campagna vaccinale.

Contro i no vax: "In Italia più di 80 milioni di vaccinazioni e non è successo niente"

Ecco le sue dichiarazioni: "Abbiamo in Campania l'80% di cittadini sopra i 12 anni che hanno raggiunto la seconda dose. Dobbiamo, contestualmente, far partire le vaccinazioni antinfluenzali e, da questo punto di vista, siamo la prima regione in Italia. Primo obiettivo è quello di uscire definitivamente dall'epidemia Covid. All'interno di questo obiettivo ne abbiamo altri due: non chiudere le scuole e non chiudere le attività commerciali. Per quanto riguarda le scuole, non si registrano focolai. Per quanto concerne l'economia, ricordo che, circa un anno fa, chiudevamo le attività, furono settimane pesanti di grande preoccupazione. Oggi, queste attività, grazie alle vaccinazioni, sono aperte. Dobbiamo fare in modo che non si chiudano di nuovo per colpa di quella minoranza che intende non vaccinarsi".

Secondo De Luca: "Il senso di responsabilità dei nostri cittadini ci ha permesso il quasi superamento dell'epidemia, a condizione che i nostri 'amici' no vax e no green pass capiscano. Cerchiamo di capire prima quali sono le loro motivazioni. La prima motivazione, di carattere sanitario: state somministrando un vaccino che non ha un'autorizzazione definitiva, ma soltanto provvisoria. Parlavamo principalmente di Pfizer e Moderna. Oggi, le autorizzazioni in America e in Europa sono definitive, non provvisorie, non sperimentali. Secondo: oggi abbiamo in Italia più di 80 milioni di nostri concittadini che hanno fatto almeno una somministrazione: negli ottanta milioni, sono comprese anche la seconda e terza dose effettuata. Non è successo niente. Non c'è più nessun motivo per non vaccinarsi, nessuno. La possibilità di diffondere il virus non è concessa: questa non si chiama libertà, si chiama irresponsabilità. Se c'è un bambino che soffre di qualche malattia o è paziente oncologico, si rischia la morte del bambino se avviene il contagio. Quindi il problema della libertà non esiste".

"Chi non si fa il vaccino? Si fa il tampone ogni 48 ore e lo paga"

Si è dibattuto molto sul tema dei tamponi gratuiti a chi ha deciso di non vaccinarsi: "Il Governo non ha dato l'obbligatorietà del vaccino, ma ha stabilito che devi farti il tampone ogni 48 ore e te lo paghi. Tu mi dici 'E deve pagarlo lo Stato?' e perché, se il Governo ti offre la possibilità di fare il vaccino gratis? E quell'85% di persone che hanno deciso di farsi il vaccino, che cosa dovrebbero dire? Non c'è nessuna considerazione di carattere libertario o egualitario per avere i tamponi gratuiti. Non ci sono motivi né razionali, né ragionevoli per tornare indietro rispetto al tema del green pass. La libertà di diffondere il virus e allungare l'epidemia non è concessa a nessuno".

Sui dipendenti pubblici e sulle attività economiche: "Per quanto riguarda il trasporto pubblico, non ci sono problemi: il 98% degli operatori si sono vaccinati e il restante 2% non vaccinato presenta il tampone. Sono stati sospesi 17 dipendenti dell'Asl Napoli 1 non vaccinati e a contatti con il pubblico, mentre altri 7 operatori sospesi a settembre sono stati reintegrati perché hanno fatto il vaccino. Si può bloccare qualche attività economica? Per me non ci sono problemi. Abbiamo tenuto chiuse le attività per mesi, se le teniamo chiuse per qualche giorno non vedo tragedie alle porte. Quindi, decidiamoci a completare la campagna di vaccinazione. Lo Stato non è tenuto a fare da badia a nessuno".

Manifestazioni no vax: "Il tempo delle avventure squadristiche deve finire"

Il Governatore della Regione Campania è ritornato su quanto accaduto la settimana scorsa a Roma, in occasione del corteo no vax: "Cosa dovrebbe fare uno Stato democratico di fronte a simili squadristi, autentiche bestie? Conferire loro una medaglia d'oro al valore civile? Abbiamo visto bastonate e aggressioni animalesche, automezzi della Polizia che venivano sballottati in un tentativo di capovolgimento da parte dei manifestanti. Di fronte a questo problema, che cosa decidiamo di fare? Io sono del parere che lo Stato deve utilizzare il pugno di ferro. Da alcuni anni, il principio di autorità è stato cancellato: ognuno ha il diritto di dire quello che vuole, ma nessuno ha il diritto di intraprendere comportamenti ricattatori e gratuiti a danno della nostra economia. Chi vuole manifestare, ha il diritto di farlo sempre, ma con forme di manifestazione compatibili con la sicurezza dei cittadini, comunicando alla Questura l'intenzione di fare un sit-in, in un luogo, con cartelli e megafoni. Ma il tempo delle avventure squadristiche, dei cortei violenti e dei capovolgimenti dei mezzi della Polizia deve finire. E badate: queste decisioni o le prende lo Stato democratico, o, prima poi, le prenderanno forze non democratiche, ma autoritarie".

Infine: "C'è stata una ripresa della campagna di vaccinazione. Mi auguro che questi segnali continuino anche nei prossimi giorni e che venga completata la campagna con grande civismo. Il passo successivo, nel caso in cui l'Italia dovesse essere messa in pericolo da un riaccendersi dell'epidemia, il passo successivo sarà il vaccino obbligatorio per tutti. Penso che ci siano tutte le condizioni per non arrivare a una decisione così drastica, che non sarebbe uno scandalo, per evitare che il Paese tornasse all'incubo del Covid diffuso e dell'economia bloccata".

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