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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

“Cavallo di ritorno” dopo il furto di un’auto: ordinanza per due pregiudicati

In particolare, a carico dei due soggetti, uno dei quali già agli arresti domiciliari nella località di Boscoreale (NA) e l’altro detenuto presso la casa circondariale “A. Graziano” di Avellino

In data odierna i Carabinieri del NOR della compagnia di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti, già ristretti per altri reati, gravemente indiziati dei reati di cui agli artt. 629 c.p. (estorsione) e 624, 625 cp (furto) commessi in concorso tra loro e reiterati nel tempo. In particolare, a carico dei due soggetti, uno dei quali già agli arresti domiciliari nella località di Boscoreale (NA) e l’altro detenuto presso la casa circondariale “A. Graziano” di Avellino, sono emersi gravi indizi di colpevolezza circa la commissione dei suddetti reati.
Il provvedimento cautelare scaturisce da incessanti attività di indagine, anche tecniche, coordinate da questa Procura della Repubblica e svolte dai Carabinieri della sezione operativa del NOR di Torre Annunziata, le quali hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli attuali indagati in merito alla commissione di furti d’auto con successiva richiesta di denaro alle vittime al fine di restituire alle stesse il bene oggetto di furto, con la tecnica del cosiddetto “cavallo di ritorno”. Le attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, cui erano sottoposti gli indagati, hanno permesso di ricostruire il “modus operandi” degli stessi, i quali prima sottraevano l’autoveicolo parcheggiato sulla pubblica via e poi si mettevano in contatto con il proprietario del bene rubato, chiedendogli una somma di denaro per la restituzione dell’autoveicolo oggetto di furto, che altrimenti sarebbe stato venduto a terzi. L’indagato agli arresti domiciliari è stato tradotto al carcere di Napoli Poggioreale, mentre all’altro indagato l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata nel carcere ove era già detenuto.

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