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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Case rubate a Quattrograna: la Prefettura ha promesso sgomberi in autunno, ma senza precisare di quale anno

I legittimi assegnatari delle abitazioni occupate, ormai, stanno per festeggiare (si fa per dire) un anno dalla sottrazione coatta della casa: smettiamola di prendere in giro persone che si sono viste rubare il bene più prezioso

Era il 29 agosto 2023 quando si è svolta una riunione del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Paola Spena; presenti i vertici delle Forze dell’Ordine, il Sindaco del capoluogo e il rappresentante della Provincia. Il Prefetto si soffermò sull’attività di monitoraggio, già avviata in Prefettura, per la verifica, d’intesa con l’Amministrazione Comunale, delle situazioni di occupazione abusiva degli immobili di proprietà dell’Ente Locale. Già nei precedenti incontri si era stabilito di procedere secondo la priorità degli interventi indicata dal Comune, tenendo conto delle eventuali situazioni di fragilità riscontrate, quali presenza di minori, disabili e anziani in condizioni di precarietà. A questo riguardo, il Comune si è impegnato, attraverso i Servizi Sociali, ad individuare le adeguate sistemazioni temporanee dei predetti nuclei familiari, in modo da stabilire tempi e modalità dell’assistenza della forza pubblica per la liberazione degli immobili: e così così è avvenuto, le sistemazioni sono state individuate e proposte agli occupanti abusivi, i quali, naturalmente, hanno declinato l'offerta con un "no grazie".

Nella riunione fu ribadita la necessità che, da parte del Comune, venisse completato l’iter delle procedure finalizzate a realizzare lo sgombero e a garantire l’immediata occupazione da parte degli aventi diritto degli immobili liberati, nonché l’adozione di tutte quelle misure di difesa passiva necessarie ad evitare il reiterarsi di episodi di occupazione sine titulo. A tal riguardo fu confermata la disponibilità a fornire, nell’immediato, l’assistenza della forza pubblica. Le operazioni di sgombero degli immobili, in base a quanto stabilito in quell’ormai leggendario incontro, sarebbero dovute cominciare in autunno (autunno 2023, ovviamente, N.d.R.) e, come richiesto dalla cabina di regia, tese a garantire la più ampia tutela dei minori delle famiglie coinvolte, attuando - laddove necessario - misure di protezione. Il Prefetto richiamò anche l’attenzione dell’Amministrazione Comunale a definire l’azione di monitoraggio avviata su tutte le situazioni di abusivismo, anche in riferimento agli alloggi di proprietà dell’ACER, di cui è stato già trasmesso l’elenco all’ente comunale.

Smettiamola di prendere in giro persone che si sono viste sottrarre una casa 

Ebbene, siamo giunti al 13 febbraio 2024, l’autunno è finito il 20 dicembre 2023, ma di questi tanto decantati sgomberi, neanche l’ombra. Occorre sottolineare, inoltre, che – fino a questo momento – della riunione del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica del 29 agosto, gli unici che hanno fatto qualcosa di veramente concreto sono stati i Servizi Sociali, che hanno provveduto, nelle loro competenze, a mettere in campo interventi propedeutici alla protezione nei confronti dei soggetti fragili. Nello specifico, i minori presenti sono stati presi in carico per sottrarli alle situazioni di profondo degrado in cui vivevano. Intanto, però, gli occupanti “adulti” sono ancora lì e, senza un intervento risolutore da parte della Prefettura, non si muoveranno di un centimetro. Intanto, però, le famiglie di Quattrograna sono esasperate.

I legittimi assegnatari delle abitazioni occupate, ormai, stanno per festeggiare (si fa per dire) un anno dalla sottrazione coatta della casa e, ormai, a rileggere quanto AFFERMATO UFFICIALMENTE il 29 agosto 2023, le reazioni si trasformano in un misto di rabbia e incredulità. Ovviamente, la battuta più ricorrente è una sola: “Ma l’autunno di quale anno?”. Una battuta che, sinceramente, ormai, ai residenti di Quattrograna, non riesce neanche più a strappare un sorriso accennato. Smettiamola di prendere in giro persone che si sono viste sottrarre il bene più prezioso: la casa in cui vivere. Il quartiere merita giustizia. Merita di vedere ripristinate le promesse fatte, di vedere le proprie case restituite e di poter finalmente ricominciare a vivere con dignità.

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