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Cronaca

Avellino, alta tensione nel carcere: detenuto incendia una cella, un altro colpisce un poliziotto penitenziario

Ennesimo fatto violento all’interno del carcere di Bellizzi Irpino, ad Avellino

Ennesimo fatto violento all’interno del carcere di Bellizzi Irpino, ad Avellino. Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, racconta quanto avvenuto nelle ultime ore nel carcere: “Questa mattina un detenuto di origini napoletane, ristretto nel Reparto Isolamento, ha appiccato un incendio nella propria cella. In brevissimo tempo, il fumo si è propagato ovunque e solamente il tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria ha permesso di spegnere l'incendio. I poliziotti intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari per aver inalato il fumo provocato dell'incendio. Poco dopo, un altro detenuto, di origini nord-africane con problematiche psichiatriche, ristretto nel Reparto Infermeria, ha messo in atto una protesta per futili motivi. Il detenuto in questione, approfittando del cancello aperto per la consegna del vitto, è riuscito ad uscire dal Reparto, spingendo con forza il poliziotto addetto alla vigilanza ed osservazione. Giunto nell'atrio, è stato fermato prontamente da un altro poliziotto penitenziario che è rimasto ferito ad una mano”. “La situazione è insostenibile: il SAPPE augura una pronta guarigione all’Agente aggredito e auspica in un celere intervento dell’Amministrazione sull’annosa questione delle violenze a danno del personale di Polizia Penitenziaria”, aggiunge la sindacalista. “Forte ed incessante il grido di allarme del SAPPE: i poliziotti penitenziari del carcere di Bellizzi Irpino non possono continuare a trovarsi in tali situazioni di criticità e di alta tensione che oramai si susseguono quotidianamente. Chiediamo ai vertici dell’amministrazione Penitenziaria un’ispezione ministeriale per far luce sulle criticità da tempo segnalate. Sono necessari l’arrivo di un Direttore e di un comandante titolare che possano aiutare a risollevare il carcere avellinese da problematiche ataviche che, ad oggi, non sono state superate dall’attuale gestione dei vertici”. Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà al Reparto di Polizia Penitenziaria di Avellino ed agli Agenti intossicati ed contusi e dichiara: “Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Nelle carceri della Nazione serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci. E servono con urgenza quelle riforme più volte chieste dal SAPPE ma che, incredibilmente, il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ha una delega ad hoc per la gestione dei detenuti, continua a non assumere ed ignorare”. “Nel frattempo”, conclude, “in questo scenario da guerriglia urbana, i poliziotti penitenziari continuano a prendere calci, sputi e mazzate nelle carceri italiane, con buona pace del sottosegretario delegato Ostellari, protagonista solo di passerelle alle feste del Corpo regionali di Padova e Milano. E se anche il Ministro Guardasigilli Nordio ignorerà questo appello, il SAPPE non esiterà a portare in piazza sotto il dicastero della Giustizia tutto il dissenso e il malumore dei poliziotti penitenziari italiani”.

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