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Cronaca

Grave aggressione agli infermieri del Moscati, Pizzuti: "Occorre ripristinare i drappelli di Polizia negli ospedali"

Un uomo, identificato come il figlio di un paziente ricoverato nella struttura di Contrada Amoretta, ha dato in escandescenze, proferendo minacce gravi nei confronti degli operatori sanitari: "Torno con la pistola"

Nella serata di ieri, presso l' Ospedale Moscati di Avellino, si sono vissuti attimi di grande tensione. Un uomo, identificato come il figlio di un paziente ricoverato nella struttura di Contrada Amoretta, ha dato in escandescenze, proferendo minacce gravi nei confronti degli operatori sanitari. Secondo quanto appreso, l'individuo è entrato nel reparto di Medicina Generale della Città ospedaliera, dove era ricoverato il padre e ha iniziato ad aggredire verbalmente due infermiere e un Oss. La sua furia sembrava essere alimentata dalla convinzione che il genitore stesso non riceveva l'assistenza adeguata; ha spintonato le infermiere e aggredito anche l'Oss che, proprio in quel momento, stava lavando il padre.

Pizzuti: "Il personale deve lavorare in sicurezza"

La situazione è rapidamente sfuggita di mano quando l'uomo ha minacciato di andare in auto a prendere la pistola, mettendo ulteriormente in pericolo la sicurezza della struttura e del personale. Profondamente amareggiato per l’episodio di aggressione verbale il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Moscati, Renato Pizzuti, invoca maggiore tutela per gli operatori sanitari: “Quanto accaduto  nell’Unità operativa di Medicina Generale - sottolinea - è molto grave. È necessario fare in modo che il personale impegnato non solo nell’emergenza, ma anche nei reparti, possa lavorare in sicurezza. Occorre ripristinare i drappelli di Polizia negli ospedali, garantendo un servizio di vigilanza per l’intera giornata”.

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