Viktoria, morta in moto sul Terminio: la colpa non fu del fidanzato
Il giudice per le indagini preliminari, infatti, ha archiviato il procedimento a carico del 26enne
Tutti ricordano l'incidente motociclistico avvenuto il 27 settembre dello scorso anno in cui perse la vita Viktoria Shkilniu. La ragazza, in compagnia del fidanzato, aveva programmato una gita sul Terminio. Oggi è arrivata la sentenza: l’impatto mortale non fu provocato dal fidanzato.
Il giudice per le indagini preliminari, infatti, ha archiviato il procedimento a carico del 26enne accogliendo, di fatto, la richiesta del sostituto procuratore. Ha avuto un ruolo fondamentale, in questa decisione, la consulenza tecnica prodotta dal difensore del ragazzo, l'avvocato Ivan Nigro. Dalla stessa è emerso che la velocità della moto sulla quale viaggiavano i due ragazzi, entrambi residenti a Salerno, aveva superato appena il limite massimo consentito in quel tratto di strada e, quindi, non può essere considerata la causa dello schianto. L'incidente si è verificato a Serino, in località Monte Terminio, all’altezza del chilometro 18 della strada statale 574.