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Martedì, 30 Aprile 2024
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Tribunale, bilancio e prospettive, il sottosegretario Ostellari: "Vogliamo riportare all'interno delle carceri il rispetto delle regole"

Oggi si è tenuto un importante evento presso l'aula magna Rosario Livatino del Tribunale di Avellino, che ha visto la partecipazione di avvocati, magistrati togati, magistrati onorari e personale amministrativo

Oggi si è tenuto un importante evento presso l'aula magna Rosario Livatino del Tribunale di Avellino, che ha visto la partecipazione di avvocati, magistrati togati, magistrati onorari e personale amministrativo. Questo incontro rappresenta una sorta di inaugurazione dell'Anno Giudiziario per la città, un momento cruciale in cui vengono discussi non solo i dati relativi all'andamento del sistema giudiziario locale, ma anche le criticità e le iniziative che verranno intraprese per migliorare la situazione.

Tribunale, bilancio e prospettive, il sottosegretario Ostellari ad Avellino

"Il mondo del carcere ha bisogno di una visione completa. Per troppo tempo abbiamo assistito a governi che non hanno avuto una visione completa", afferma il sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia, il senatore Andrea Ostellari. "E quando parlo di visione completa, ovviamente mi riferisco alla necessità di fare assunzioni programmate, coinvolgendo non solo la polizia penitenziaria, ma anche educatori, personale, compresi ad esempio i funzionari contabili, di cui nessuno ha mai parlato, e che sono fondamentali proprio per far funzionare bene la macchina. Direttori, comandanti di polizia, se noi abbiamo questo quadro complesso e completo, riusciamo anche a richiedere l'applicazione e a farla applicare anche all'interno dei nostri istituti, altrimenti facciamo fatica. Quello che dobbiamo fare oggi è avere una visione. Finalmente ce l'abbiamo, e per quanto riguarda la mia delega, abbiamo anche adottato due importanti circolari. Una che praticamente ferma la cosiddetta sorveglianza dinamica che fino a pochi mesi fa era di moda, rinchiudendo, ma nel buon senso del termine, le celle nei regimi ordinari, e questo protegge sia i detenuti sia il personale. Inoltre abbiamo stabilito che in presenza di aggressioni o comportamenti ovviamente delittuosi dei singoli detenuti, questi possono essere trasferiti anche fuori dalla regione di competenza. Perché fare queste cose serve? Perché vogliamo riportare all'interno di questo mondo il rispetto delle regole, cosa che dobbiamo assolutamente pretendere, altrimenti non riusciamo a garantire sicurezza né dentro né fuori. Tenete presente che nel 2023, quindi l'anno scorso, il Dipartimento di Transizione Digitale e Tecnologica è entrato in funzione. Questo ovviamente, con gli innumerevoli impegni assunti in sede di PNRR, ha determinato una serie anche di attività che questo Dipartimento doveva svolgere. Attività che si sono svolte e che si dovranno implementare. Ovviamente ci sono delle cose che dovranno essere sistemate ed implementate. Lo faremo con una serie di investimenti che abbiamo già programmato. Quindi è una macchina che si è avviata ed è un programma che dobbiamo realizzare nel medio e lungo termine. Non è ipotizzabile che le cose possano funzionare a pieno subito. Chiediamo però una mano anche dai magistrati, dal personale, da tutto il mondo della giustizia, affinché queste applicazioni e questi software possano funzionare ed essere implementati anche nella modalità regolata".

"Stiamo attualmente sperimentando un'idea che, come ben sapete, riguarda la possibilità di condurre un bilancio sociale", dichiara il Procuratore della Repubblica, Domenico Airoma. "Tuttavia, per realizzare un bilancio sociale, sono necessarie risorse e competenze adeguate. Abbiamo pensato di coinvolgere tutti i soggetti interessati. L'obiettivo è esaminare sia gli aspetti positivi che quelli negativi, coinvolgendo tutti gli attori coinvolti, i responsabili della politica giudiziaria e i rappresentanti governativi. Personalmente, sono sempre molto autocritico e pertanto rimango insoddisfatto per molte questioni, comprese alcune problematiche nell'ambiente lavorativo che vorrei vedere risolte. Ad esempio, c'è ancora spazio per migliorare l'organizzazione. È importante garantire che l'ambiente lavorativo, soprattutto nel settore giudiziario, sia sicuro e confortevole per tutti i soggetti coinvolti, che siano ministri, giudici o avvocati. La priorità è assicurare che coloro che lavorano nell'ambito della giustizia possano farlo con sicurezza e tranquillità".

"Lo stato dei procedimenti giurisdizionali è in linea con la media nazionale", afferma il Presidente facente funzione del Tribunale, Roberto Melone. "Tutti i nostri dati indicano una diminuzione rispetto all'anno precedente, segnalando un trend positivo nelle statistiche. Tuttavia, oltre ai numeri, sono soddisfatto di questo incontro poiché ci permette, con la partecipazione del governo, del Consiglio Superiore, di evidenziare le problematiche. Ci stiamo anche dedicando a questioni che, pur non essendo direttamente giurisdizionali, sono cruciali per il funzionamento dell'apparato giudiziario nel suo complesso. Infine, i programmi del PNRR sono molto ambiziosi e faremo del nostro meglio per raggiungerli".

Conclude il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Fabio Benigni: "Abbiamo inteso promuovere questo confronto tra avvocatura, magistratura e personale amministrativo proprio per aprire un dialogo sui problemi e sulle criticità che gli operatori del settore affrontano quotidianamente. La presenza del sottosegretario ci consente di rappresentare i problemi e di facilitare la ricezione delle nostre istanze e delle nostre proposte di orientamento presso il Ministero della Giustizia".

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