Sicurezza sul lavoro, Cgil e Uil verso lo sciopero: ad Avellino corteo da Corso Umberto

Zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale di fare impresa. Sono queste le rivendicazioni alla base dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per la giornata di giovedì 11 aprile, con quattro ore di stop in tutti i settori privati e otto in quello dell'edilizia. Ad Avellino, Cgil e Uil terranno un corteo che partirà alle ore 11 da Corso Umberto in direzione Piazza Libertà per manifestare davanti alla Prefettura.

Cgil e Uil verso lo sciopero dell'11 aprile: "L'obiettivo è zero morti sul lavoro"

"La battaglia per la sicurezza sul lavoro ci vede impegnati da più di un anno per dire basta alle morti sui luoghi di lavoro - ha dichiarato Luigi Simeone, segretario della Uil Avellino-Benevento, in occasione della presentazione della manifestazione che si terrà ad Avellino l'11 aprile - purtroppo, il Governo si gira sempre dall'altra parte, propinando dei pannicelli caldi che non risolvono il problema come la patente a punti. Abbiamo proposto l’istituzione di una commissione speciale, come quella che esiste per la mafia, ma il Governo ha detto di no così come ha rifiutato la proposta di introduzione dell'omicidio sul lavoro. La nostra posizione è chiara rispetto all'attività di questo Governo. È una posizione politica? Sì, probabilmente lo è visto che non siamo convinti che questo paese possa essere gestito da un gruppo familiare esautorando il Parlamento, che alza solo la mano e abdica a qualsiasi funzione di controllo sulle attività del Governo. Spero che gli italiani aprano gli occhi perché in nessun paese al mondo esiste un Governo gestito da una persona per cinque anni con una maggioranza e senza un contraltare. Un attacco alla tenuta costituzionale. Su questo territorio qualcuno dovrebbe iniziare ad aprire gli occhi perché i segnali che arrivano non sono confortanti".

Il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, ha acceso i riflettori su una delle vertenze più attuali del tessuto lavorativo irpino: "La IIA è quella che in questo momento soffre di più e che potrebbe avere le prospettive migliori. Il Governo e la politica sono disattenti. Venerdì incontreremo le categorie della IIA per capire come mettere in campo delle azioni per smuovere il territorio". "Questo vale anche per la mancata programmazione del Governo, che non dà risposte degne e sufficienti su infrastrutture, sanità e scuola. Su questo punto continueremo a portare avanti la nostra mobilitazione" ha concluso.