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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Procuratore Airoma: "I clan sono interessati a fare arrivare la droga ad Avellino"

Per contrastare il traffico di droga, secondo il Procuratore della Repubblica di Avellino occorre, oltre all'attività della Magistratura e delle forze di polizia, un interesse da parte della comunità la quale deve agire segnalando situazioni sospette e facendo opera di prevenzione

"In Irpinia il traffico di droga era un fronte un po’ sottovalutato. Si pensava che Avellino fosse una sorta di isola felice. Così non è ma questo non significa che sia un territorio criminale paragonabile ad altri della Campania. Tuttavia, i problemi esistono e dobbiamo renderci conto di ciò per contrastarli; altrimenti rischiamo di trovarci nella condizione del malato che non sa di essere ammalato e non affronta la terapia". Queste le parole del Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, in merito al traffico di sostanze stupefacenti in città e sul territorio provinciale, rilasciate a margine di un incontro con gli studenti dell'Istituto Comprensivo Statale "Cocchia-Dalla Chiesa" di Avellino.

Traffico di droga, Airoma: "Avellino non è un'isola felice. La comunità deve fare opera di prevenzione e segnalare situazioni sospette"

È di poche ore fa la notizia di un'operazione antidroga del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno e il personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria che ha portato ad un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 16 soggetti, di cui 9 in carcere e 7 ai domiciliari, indagati per reati legati all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e all'introduzione di telefoni cellulari nella casa circondariale "A. Caputo" di Salerno. Un provvedimento che coinvolge anche Avellino e Ariano Irpino.

"I sequestri di droga testimoniano l'esistenza di clan che sono interessati a fare arrivare droga ad Avellino. La Magistratura e le forze di polizia hanno il compito di contrastare questo fenomeno, ma a farlo deve essere anche la comunità la quale dovrebbe compiere un'opera di prevenzione e segnalare situazioni sospette" sostiene il Procuratore.

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