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Martedì, 30 Aprile 2024
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Richiesto il marchio IGP per la nocciola irpina, Carlo Mazza: "E' un trionfo per tutto il territorio"

Questa mattina, sono stati presentati il disciplinare di produzione e la documentazione realizzata per il riconoscimento

Dopo anni di impegno è finalmente pronta la documentazione per "Nocciola d'Irpinia IGP", necessaria ad ottenere il via libera per il marchio di uno dei prodotti d'eccellenza del territorio irpino. Questa mattina il Comitato Promotore ha presentato, nella sala “Blu” del Carcere Borbonico di Avellino, il disciplinare di produzione e la documentazione realizzata per il riconoscimento il cui processo ha visto il contributo Tecnico-Scientifico del Prof. Giuseppe Celano per l’Università degli Studi di Salerno e della Dott.ssa Maria Grazia Volpe per l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione Consiglio Nazionale delle Ricerche - Avellino. 

Nocciola d'Irpinia IGP

"Questo percorso ha avuto inizio tre anni fa. Abbiamo lavorato anche durante la pandemia. E' stata presentata la domanda sia alla Regione sia al Ministero. Per l'Irpinia è un grande giorno, la nocciola irpina è la migliore al mondo" afferma con entusiasmo il presidente del Comitato Promotore per il riconoscimento “Nocciola d’Irpinia IGP”, Carlo Mazza.

"E' un momento importante per un prodotto d'eccellenza del nostro territorio - afferma il Presidente di Cia Campania Alessandro Mastrocinque, - in questo modo si dà un'identificazione ad un territorio e si dà un reddito maggiore alle aziende che si sono impegnate in questo settore dove ci sono molte opportunità di sviluppo. La nocciola deve essere un prodotto trainante per questo territorio e noi di CIA Campania metteremo in campo tutte le energie possibili perchè l'IGP serve per dare un valore al territorio e anche alle aziende produttrici che sono impegnate da sempre, che hanno creduto in questo progetto e hanno portato avanti un percorso di produzione. La mission è che il valore e la redditività di queste aziende diventino più grandi".

Ha collaborato con il Comitato Promotore, occupandosi di analizzare la nocciola dal punto di vista nutrizionale, la Dott.ssa Maria Grazia Volpe dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione Consiglio Nazionale delle Ricerche di Avellino: "Abbiamo evidenziato un alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, in particolare la mortarella ha un alto contenuto di acido linoleico e di proteine, maggiore del 16%, e mancanza di ossidazione lipidica durante la conservazione grazie all'alta presenza di polifenoli. Per un consumatore questo è molto importante perchè vuol dire che introduciamo grassi buoni, molta fibra, componenti antiossidanti, potassio e magnesio". 

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