Denso, Altieri fiducioso: "L'accordo darà i suoi frutti nel tempo. L'azienda manterrà l'impegno"

Vicenda Denso di Pianodardine. "Abbiamo fatto un accordo che dura tre anni. E' ovvio che le opportunità si creeranno nell'arco dei tre anni, magari anche attraverso una procedura di mobilità incentivata perché l'azienda ha deciso, in questo periodo, di effettuare uno svecchiamento e i lavoratori sapevano che non era una soluzione che si sarebbe individuata a breve perché è impossibile mandare in pensione 60 persone nell'arco di un mese". Queste le parole del segretario UILM Avellino, Gaetano Altieri, rilasciate a margine dell'incontro in Prefettura relativo alla vertenza Asidep e dopo la protesta dei metalmeccanici che si è svolta nella mattinata di ieri, 10 luglio.

Altieri: "L'accordo va monitorato semestralmente"

Altieri si dice fiducioso sull'accordo raggiunto tra sindacati, operai e azienda lo scorso 14 giugno nella sede di Confindustria Avellino: "Noi siamo ancora fiduciosi. L'accordo darà i suoi frutti nel tempo e va verificato semestralmente. Capiremo cosa succede a ottobre o novembre e quando si saranno create le condizioni credo che l'azienda manterrà l'impegno perché ci sono persone che hanno la volontà di aderire ad un accordo di mobilità incentivata. Da qui a tre anni, più di 70 persone avranno più di 62 anni e potrebbero maturare i requisiti per la pensione e l'azienda si è impegnata a mettere sul tavolo un incentivo all'esodo per favorire il ricambio, quindi la partita è ancora aperta e non comprendo la protesta dei lavoratori".

"Se vogliono interloquire con noi le sedi del sindacato sono sempre aperte - ha sottolineato il segretario UILM - ma ho notato nel sit-in di ieri dei consigli sbagliati che fanno riferimento all'articolo 4 del contratto il quale recita che 'dopo 44 mesi di permanenza all'interno dell'azienda con contratti a termine e di somministrazione il lavoratore maturerebbe il diritto all'assunzione a tempo indeterminato a condizione che abbiano un contratto a termine con l'azienda utilizzatrice. Questa condizione non sussisteva e quindi non abbiamo potuto appellarci a quell'articolo per rivendicare questo diritto".

"Il Governo riveda le politiche sul lavoro precario"

"L'azienda, purtroppo, ha utilizzato gli strumenti offerti dalla legge che ieri ci hanno portato a scioperare perché chiediamo al Governo di rivedere tutte le politiche riguardanti il lavoro precario al fine di evitare queste situazioni e per fare in modo che i contratti che si stipulano siano soprattutto a tempo indeterminato o ci possano essere percorsi certi dove le aziende non possono fare quello che vogliono" ha concluso.