Criticità carcere Avellino, la Camera Penale Irpina proclama lo stato di agitazione
"E' necessario, a questo punto, che le istituzioni preposte aventi competenza sulla predetta struttura, avviino una seria indagine conoscitiva volta a cercare di individuare le specifiche criticità di Bellizzi Irpino, con un programma di lavoro esteso e partecipato"
"La Camera Penale Irpina,
premesso
·che con frequenza costante, da molti mesi a questa parte ogni settimana, giungono notizie sugli organi di stampa di condotte aggressive ad opera dei detenuti nella casa circondariale di Bellizzi Irpino nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria, di rinvenimenti di oggetti vietati quali droga o cellulari all'interno delle celle, ma anche al contempo di proteste dei detenuti per la loro condizione;
·che nonostante la situazione meritasse da tempo attenzione, per tentare di individuare, al netto delle condotte dei singoli autori, le criticitá che ne sono alla base, onde adottare iniziative volte a riportare la conflittualitá entro i limiti fisiologici tipici di quelle di altre strutture penitenziarie simili, non si sono avute notizie di interventi;
·che, invece, é giunta a maggio 2023 la notizia, poi ripresa dai mass media nazionali, di una vera e propria rivolta di ben 50 detenuti appartenenti al circuito dei reati cd. comuni – cioé non ristretti in alta sicurezza – rientrata solo dopo lunghe trattative cui ha partecipato anche il Procuratore della Repubblica di Avellino;
·che, nonostante l'eccezionalitá ed estrema gravitá dell'episodio, la situazione non risulta essere affatto mutata, visto che continua a tutt'oggi la pubblicazione di articoli di cronaca su episodi di protesta, illegalitá ed aggressioni, confermando vieppiú che al fondo vi sono problematiche irrisolte mai veramente affrontate;
·che da più parti giunge la richiesta di “commissariare” il Carcere di Bellizzi Irpino e di blindarlo ulteriormente impiegando massicciamente i reparti GOM, auspicando che l'intervento “forte” dei raggruppamenti speciali possa “ristabilire l’ordine”;