"Al Servizio del Giusto Lavoro, Non Lavoratori di Serie B": il presidio dinanzi la Prefettura

Oggi, Dinanzi la Prefettura, il personale dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Avellino ha tenuto uno sciopero con presidio, sottolineando la necessità di giusto lavoro e combattendo l'idea che i lavoratori possano essere classificati in categorie di serie A o serie B. I lavoratori dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Avellino hanno aderito all'azione di sciopero per sottolineare l'importanza di un lavoro dignitoso per tutti. Hanno espresso la loro preoccupazione riguardo a ciò che vedono come una crescente disparità tra i diritti e le condizioni lavorative di diversi gruppi di lavoratori.

In particolare, il personale ha voluto mettere in luce il problema delle "categorie" di lavoratori, sottolineando che ogni individuo dovrebbe avere diritto a un lavoro di qualità e a condizioni di lavoro adeguate, indipendentemente dalla loro professione o categoria lavorativa. L'Ispettorato del Lavoro ha messo in atto uno sciopero che ha coinvolto tutto il territorio italiano. Le parole di Licia Morsa, Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL di Avellino, riassumono perfettamente la situazione drammatica in cui versano i dipendenti di questa importante istituzione:  "L'ispettorato, oggi, sciopera in tutta Italia, siamo davanti alle prefetture di tutta Italia, per la situazione drammatica in cui versano i dipendenti dell'ispettorato. Non è una novità, siamo al terzo sciopero e le condizioni non sono cambiate. Il Ministro del Lavoro non ci garantisce un vero futuro autonomo come agenzia, perché siamo ancora una costola del Ministero del Lavoro, per cui bisogna fare chiarezza, dal 2017 è nato l'ispettorato, capire il futuro di questo ente".

"Non c'è personale, anche se è stato fatto, sono stati fatti alcuni bandi di concorso per ispettori ordinari e ispettori tecnici, purtroppo i ragazzi, anche i meno giovani, non accettano, perché l'ispettorato non è ambito. Sia sotto l'aspetto economico, e qua ci vengo, hanno una retribuzione più bassa, dall'anno scorso, a seguire la preequazione dei dipendenti delle funzioni centrali, il governo centrale ha dimenticato di inserire nella preequazione, che sta a significare uguaglianza di retribuzione base per tutti i dipendenti delle funzioni centrali, si sono dimenticati tutto il personale dell'ispettorato. Ad Avellino, attualmente, sono 57 in servizio, non hanno tutti posto a sedere, perché la sede non è abbastanza capiente, per cui abbiamo ringraziato il Covid, perché in qualche modo si sono alternati i dipendenti, per cui non c'è posto a sedere per tutti, comunque a fronte di 86-87 in pianta organica, quindi 57 a fronte di 87-88. Questa è una problematica che si riverbera anche sui controlli".

"Si continua a parlare di servizi di sicurezza, di infortuni sul lavoro, diamo i numeri di morti sul lavoro, ma non si incentiva e non si potenzia l'ispettorato del lavoro, quindi che il governo facesse chiarezza su questo punto, perché così come sono oggi gli ispettorati del lavoro non possono dare risposta ai lavoratori e al mondo del lavoro. Noi oggi siamo qui, infatti abbiamo chiesto anche l'autorizzazione per una delegazione con la quale consegneremo un documento da trasmettere al ministro del lavoro, per chiedere tutte queste cose, non è che non lo sappia, lo sa benissimo il ministro del lavoro, solo che non ci dà risposta", conclude Licia Morsa. 

Un appello per l'uguaglianza sul luogo di lavoro

I partecipanti allo sciopero e al presidio hanno sottolineato l'importanza di combattere la discriminazione e di garantire che tutti i lavoratori abbiano accesso a diritti e benefici uniformi. Hanno anche sottolineato l'importanza di avere procedure di ispezione del lavoro solide e funzionanti per monitorare il rispetto delle normative e garantire un trattamento equo per i lavoratori.