Lo sapevi che un piatto di pasta di 120 grammi, di semola di grano duro e fagioli Quarantini di Volturara presidio Slow Food, conditi con EVO Ravece, costa meno di un panino al fast food?

Quanto tempo è che non mangi un bell'hamburger, magari di giovenca irpina come companatico di un panino genuino?

L'emblema della standardizzazione dei consumi è tutt'oggi il pasto veloce che continua a rappresentare il junk food o il comfort Food per eccellenza. Ma se da un lato siamo convinti che in questo modo spendiamo meno, ci rendiamo veramente conto di cos'è ciò col quale ci stiamo cibando?

Per provare a chiarire le differenze tra cibo spazzatura e cibo di qualità, Slow Food Avellino, Mario Carrabs e Beerbar presentano: “Slow burger”, la disfida tra panino Slow e panino “Bleah!”. Ognuno dei due scenderà in campo nel suo miglior spolvero: da un lato la genuinità e il sapore, dall'altro il “risparmio” e la frugalità.

Mario Carrabs professionista delle carni, premiato dal Gambero Rosso tra le migliori macellerie in Italia, vi condurrà in una cena guidata dall'alto profilo culturale e gustativo spiegando le opportune differenze tra i diversi ingredienti. 

Un modo utile e conviviale per imparare a percepire i sapori con intelligenza.

Per la serata saranno in degustazione tre diversi panini, entré di polpette alla birra e dolcetto finale, con birra del Birrificio Irpino. 

L'evento che si terrà il 28 gennaio alle 20.20 presso il Beer Bar ad Avellino rientra nella campagna internazionale #meathechange.