Il prof. Piero Mastroberardino e il sindaco di Pollica, Stefano Pisani hanno presentato, negli spazi del Vinitaly, a Verona, la prima bottiglia del “Serra di Mulino a Vento”.

L'etichetta è un Aglianico IGP Paestum frutto di un ambizioso progetto avviato nel 2016 dal Comune di Pollica, in collaborazione con la storica cantina vinicola irpina.

Il progetto naque dalla volontà di recuperare un terreno di circa 20 ettari in località Serra di Mulino a Vento a Pollica, precedentemente in stato di abbandono. Il Comune di Pollica, acquistò il terreno all’asta pubblica con l’obiettivo di ridargli vita attraverso la coltivazione della vite.

Un investimento reso possibile grazie alla lungimiranza di Piero Mastroberardino che a Serra di Mulino a Vento volle sperimentare una viticoltura in altura, ricercando le condizioni pedoclimatiche idonee ad un vino che nel calice mantesse tutta la freschezza, l’eleganza e i toni caratterizzanti la viticoltura di montagna.

"Dopo otto anni presentiamo al VINITALY 2024 il frutto di questa lucida follia, la prima bottiglia del “Serra di Mulino a Vento” un aglianico IGP Paestum dal sapore tutto da scoprire che restituisce ad un luogo destinato all’abbandono la capacità di regalare le incredibili suggestioni del nostro Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO – Dieta Mediterranea - commenta il sindaco di Pollica - Decisi di acquistare all’asta l’area di circa 20 ha in località Serra di Mulino a Vento di Pollica, c'era il timore che qualcuno prima o poi l'avesse violata, ma soprattutto volevo ridare vita a quel luogo con un grande progetto "I Giardini del Mediterraneo". Poi riuscimmo ad ottenere le autorizzazioni all’impianto di un vigneto, la sorpresa del Ministero dell’Agricoltura dell’epoca fu grande, mi dissero: "Sindaco che se ne fa lei di queste autorizzazioni!", ma la visione era chiara già allora, ridare futuro ad una terra che non ne aveva più".

La prima bottiglia Serra di Mulino a Vento è stata presentata presso la Sala Talk Show del Palaexpo MASAF nell'ambito del talk "Vino e Dieta Mediterranea: Eredità Culturale e Biodiversità", con la partecipazione oltreché di Pisani e Mastroberardino, di Sara Roversi, Luciano Pignataro, Dominga Marta Cotarella.