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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Divina Colomba, bronzo per il pastry chef Leonardo Romano

Leonardo è il pasticciere della storica pasticceria Pesce, ad Avella. Terzo posto per la colomba al cioccolato

La migliore colomba tradizionale è di Napoli, quella al cioccolato abruzzese e quella salata piemontese.

Si chiude così l'edizione 2024 di Divina Colomba, il concorso organizzato da Goloasi che ogni anno premia le più buone colombe artigianali italiane. A trionfare per la categoria dedicata alla versione tradizionale del dolce pasquale è stato Gianluca Cecere (Cecere Visionary Dessert – Napoli), mentre ad aggiudicarsi il primo gradino del podio per la colomba al cioccolato con impasto scuro è stato Camillo La Morgia (Crema e Cioccolato – Lanciano - Ch). Prima classificata fra quelle salate, invece, la colomba di Davide Muro (Antica Pasticceria Castino - Pinerolo - To).

Sul podio della Migliore Colomba al Cioccolato,  anche l'Irpinia rappresentata da Leonardo Romano, pastry-chef della Pasticceria Pesce 1896 di Avella. Un nome che non è nuovo a titoli e riconoscimenti. Sulle orme del suo maestro Pasquale Pesce, il giovane Leonardo già nel novembre 2023 ha vinto l'oro per il panettone al cioccolato nell'ambito del concorso “Panettone senza confini 2023”, sezione professionisti, la cui finale si è disputata a bordo della Costa Fascinosa, al cospetto di una giuria capeggiata da Iginio Massari. D'altronde la Pasticceria Pesce è un'insegna ampiamente riconosciuta sul panorama nazionale, sia per i preziosi lievitati, sia per aver brevettato un dolce iscritto nel firmamento della Pasticceria regionale: la cassata avellana.

GLI ALTRI VINCITORI 

Saliti sul podio anche Vito Saccente (Panificio Saccente - Palo del Colle - Ba) e Mattia Orso (Pasticceria Mimosa – Fermo), rispettivamente per il secondo e terzo posto della categoria “Miglior Colomba Tradizionale”. Il secondo e il terzo posto per la “Miglior Colomba al Cioccolato” sono andati a Lorenzo Perilli (Il Brezel - San Nicandro Garganico - Fg) e come scritto sopra, Leonardo Romano (Pasticceria Pesce 1896 - Avella - Av). Mentre ad aggiudicarsi la seconda e la terza posizione per la categoria “Miglior Colomba Salata” sono stati Stefano Bianco (Pasticceria Bianco – Lecce) e Sergio Scovazzo (Grano Fornai in Fermento - Santena - To).

La giuria

A decretare i vincitori dell’edizione 2024 del concorso la giuria tecnica, composta da Claudio Gatti, Maurizio Cossu, Daniele Scarpa, Alessandro Bertuzzi, Claudio Colombo e Paolo Caridi, che in occasione della finale all’Hotel Parco dei Principi di Bari hanno degustato alla cieca i 40 lievitati arrivati in finale (20 colombe tradizionali, 15 al cioccolato e 5 salate), selezionati fra gli oltre 300 iscritti al contest da circa 200 artigiani di tutta Italia. L’appuntamento presentato dall’ideatore del concorso Massimiliano Dell’Aera e dalla conduttrice Irene Colombo è stato trasmesso anche in diretta sulla pagina Facebook ufficiale e ha visto anche la premiazione del Miglior packaging, assegnato alla scatola di Pasticceria Guantiera di Bacoli (Na).

Il contest

Il contest Divina Colomba è rivolto a tutti i titolari, familiari e dipendenti di attività con sede in Italia che producono colombe artigianali nell’assoluto rispetto del disciplinare di legge (Decreto 22 luglio 2005 Disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti dolciari da forno. GU n. 177 del 1-8-2005) e che si impegnano ad utilizzare solo lievito madre fresco e canditi senza anidride solforosa e a non utilizzare conservanti, emulsionanti, mono e digliceridi, oltre a coloranti o aromi artificiali. Non vi è alcun vincolo di utilizzo di materie prime, pertanto i partecipanti sono liberi di utilizzare gli ingredienti che abitualmente usano.

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