Dal campo alla tavola, Km 0 alla Cantina di Montoro
La Cantina ristorante e braceria con orto annesso
Calda accoglienza e cucina tipica alla Cantina di Montoro. Da circa due anni Ciro Grimaldi e Antonella De Carluccio stanno provando a coniugare la passione per la ristorazione alla cultura agricola di un territorio rinomato per i suoi presidi gastronomici, volani di sviluppo economico e potenzialmente anche di una proposta turistica locale.
L'idea nasce dalla storia di famiglia di Ciro Grimaldi, il quale ha voluto investire nella vecchia cantina dei suoi genitori dando vita ad un progetto di recupero che ha trasformato una stanza malmessa in una sala rustica e confortevole, ideale per un menù a km0 con qualche incursione oltre confine.
La cucina si ispira alla tradizione e agli ingredienti che si trovano nell'orto a pochi passi dal ristorante. Ai fornelli Mimma e Antonella, rispettivamente suocera e nuora, due anime che riflettono ciascuna l’identità delle loro terre d'origine: Montoro e Lancusi. Trait d'union la stagionalità che accompagna le donne nella scelta delle materie prime da utilizzare nelle loro ricette. In tavola sua maestà la cipolla ramata, le patate, le fave, le erbe spontanee, i carciofi. L'anima slow è sicuramente il valore aggiunto della Cantina, che sin da principio ha voluto valorizzare la vocazione agricola del territorio inserendo in menù i prodotti del campo.
L'obiettivo è proporsi come anello di ricongiunzione con la dimensione agricola evocando in carta lo spirito autentico delle ricette di una volta con un pizzico di fantasia. In menù i grandi classici della cucina irpina e campana senza troppi eccessi stilistici. Antonella e Mimma sono due cuoche, non chef come tengono a sottolineare e la loro è una cucina verace, ruspante. Tra i piatti forti, la pasta fatta a mano, il pollo scucchiato, la minestra asciatizza e la zuppa di cipolla.
In sala Ciro si diverte a spiegare la mission del suo locale: mantenere vive le tradizioni tentando di comunicare la cultura che ruota attorno all' enogastronomia in Irpinia, la terra del buon cibo e del buon bere.
Le influenze estere sono presenti solo nei secondi piatti, la Cantina è anche braceria, e in menù raccoglie una vasta varietà di carni italiane giustamente abbinate ad una carta di vini versatile e una serie di contorni classici. In questo caso Ciro ha guardato oltre confine privilegiando carne Scottona Angus proveniente da piccoli allevamenti selezionati.
Alla Cantina si cerca di raccontare la ricchezza e la semplicità della cucina rurale, una cucina che non ha bisogno di artifici, ma solo di qualità.