Influenza, picco in arrivo: bronchiolite in aumento tra i bambini

Mal di gola, febbre, tosse e raffreddore. Per più di un milione di italiani l'auspicio di un nuovo anno in buona salute è stato disatteso subito a causa dell'influenza, che da dicembre scorso continua a diffondersi mandando in affanno gli ospedali di tutta Italia. E sembra che il peggio non sia ancora passato. Se finora i casi registrati interessavano in particolare adulti e anziani, oggi i virus respiratori sono in aumento anche nelle fasce di età pediatriche.

Casi di influenza in aumento: picco in arrivo

Secondo quanto previsto dagli esperti, l'influenza e i sindromi simil-influenzali raggiungeranno il loro picco tra una decina di giorni circa, facendo innalzare ulteriormente la curva epidemica con valori dell'incidenza senza precedenti. Dati allarmanti già alla fine del 2023, come registrato dal RespiVirNet, il Sistema di Sorveglianza Integrata (epidemiologica e virologica) coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il sostegno del Ministero della Salute. L'ultimo rapporto parla di oltre un milione di casi registrati nella 51esima settimana del 2023 con un'incidenza da record pari al 17,2 casi per mille assistiti, un livello superiore a quello della settimana precedente (15,6) e mai registrato negli ultimi anni. Durante la sesta settimana di sorveglianza virologica, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 29,4%, in aumento rispetto alla settimana precedente (26,8%), sebbene il numero assoluto di positività risulti inferiore a quello della settimana scorsa, come probabile conseguenza della sottonotifica dovuta alle recenti festività.

Per Alessandro Rossi, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), "questa è la più forte epidemia influenzale degli ultimi 10 anni e il tasso di incidenza che ha raggiunto la settimana scorsa è elevatissimo: 17,2 casi per mille assistiti significa oltre un milione di persone che si sono ammalate nei giorni fino alla vigilia di Natale".

"E probabilmente saranno molti di più la settimana successiva, vedremo i dati a breve. Stiamo parlando di sindromi respiratorie, alcune effettivamente dovute al virus dell'influenza e altre legate ad altri virus, come il Covid stesso che ancora è in circolazione, il virus respiratorio sinciziale e altri patogeni" ha affermato Rossi, parlando all'Adnkronos.

Bronchiolite in crescita tra i bambini: l'allarme dei pediatri

Un boom di casi di influenza e virus simil-influenzali che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario. Pronto Soccorso presi d'assalto, medici di famiglia oberati di richieste di informazioni, telefonate, visite, certificazioni e con l'aumento di bronchioliti tra i bambini al di sotto dei cinque anni di vita la pressione diventa alta anche nei reparti pediatrici. Una situazione che potrebbe aggravarsi con la riapertura degli istituti scolastici. Ecco perché i pediatri raccomandano ai genitori di evitare di mandare i bimbi a scuola se non sono perfettamente guariti e di fare molta attenzione alla prevenzione primaria. Lavaggio frequente e accurato delle mani e l'uso della mascherina in caso di tosse e raffreddore, soprattutto quando ci si trova in ambienti chiusi, sono i comportamenti da seguire per evitare di contagiare altre persone ed impedire così al virus di diffondersi in maniera esponenziale.

Il rischio è quello di vivere una nuova emergenza sanitaria, con ospedali al collasso e sotto stress a causa della mancanza di posti sufficienti per i ricoveri e della carenza di personale sanitario, chiamato a fornire cure adeguate, rilevando ancora una volta la necessità di un potenziamento per quello che è, ed è scontato dirlo ma utile ribadirlo, uno dei settori più essenziali, per il quale gli investimenti non saranno mai in eccesso.