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Avellino celebra il 78° Anniversario della Liberazione

Questa mattina si sono svolte le cerimonie ufficiali promosse, congiuntamente, dalla Prefettura, dal Comune Capoluogo e dalla Provincia di Avellino, in collaborazione con il 232° Rgt. Trasmissioni e le Forze dell'Ordine

Questa mattina, alla presenza del Prefetto Paola Spena, si sono svolte le cerimonie ufficiali per la celebrazione del 78° Anniversario della Liberazione, promosse, congiuntamente, dalla Prefettura, dal Comune Capoluogo e dalla Provincia di Avellino, in collaborazione con il 232° Rgt. Trasmissioni e le Forze dell'Ordine.

Avellino celebra il 78° Anniversario della Festa della Liberazione

La manifestazione, come di consueto, in Via Matteotti con lo schieramento del Reparto di formazione, al quale ha fatto seguito l'afflusso e il posizionamento delle Autorità, del Medagliere dei Combattenti e Reduci e delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, il Gonfalone della Città di Avellino, decorato con Medaglia d'Oro al Valore Civile e Medaglia d'Oro al Merito Civile, e il Gonfalone della Provincia. Dopo gli onori al Prefetto di Avellino e la rassegna del Reparto schierato, si è celebrata la cerimonia dell'Alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro, con la Guardia d’Onore al Monumento dedicato ai Caduti. Seguiranno i saluti delle Istituzioni.

Torniamo a celebrare i valori che i partigiani c'hanno tramandato 

La manifestazione è stata accompagnata dagli studenti del Conservatorio “Cimarosa” di Avellino, con l’Inno d’Italia e le marce. La cerimonia dell'Ammainabandiera ha chiuso la celebrazione dell'Anniversario della Liberazione. "Auguro una buona festa del 25 aprile a tutti. Liberazione dell’occupazione nazi-fascista e riconquista della libertà. Una giornata, quella del 25 aprile, che è una festa patriottica e che da lustro alla memoria. Quella lotta alla libertà appartiene al popolo, una Repubblica che rappresenta tutti i cittadini. I nostri padri costituenti hanno dato vita a un lungo percorso patriottico nei valori sanciti dalla Costituzione da tramandare ai nostri giovani. Oggi è il 78° Anniversario della Liberazione e torniamo a celebrare i valori che i partigiani ci hanno tramandato", afferma il Prefetto di Avellino, Paola Spena. "Sono valori da tutelare e da tenere stretti perché non vivono per sempre ma devono essere conquistati ogni giorno. La Costituzione, che è la massima espressione dei principi e dei valori di un ordinamento, è la nostra guida e ad essa ci dobbiamo rifare perché ogni giorno attuiamo concretamente questi valori. Questa festa, come ha detto in maniera fantastica il nostro presidente della Repubblica, è una festa di liberazione ma anche una festa di memoria. La memoria, per andare avanti, ha bisogno di giovani al quale trasferire quest'eredità. Ovviamente, sono sempre meno le persone che hanno vissuto quelle fasi e quindi è bene che si coltivi nei giovani questa memoria. Per questo motivo li ho voluto coinvolgere a fare un ulteriore approfondimento; per cercare di capire cosa provano per il 25 aprile a cosa rappresenta per loro.  È chiaro che i valori di libertà e di uguaglianza, la tutela dei diritti e la pace sono è il fondamento della nostra Costituzione, della nostra patria e vanno comunque tutelati e trasferiti", conclude. 

“La nostra libertà la dobbiamo agli eroi che hanno sacrificato la vita per i diritti che oggi abbiamo e che rivendichiamo con orgoglio ogni 25 aprile”, afferma il sindaco di Avellino Gianluca Festa. “Credo che dedicare questa ricorrenza ai ragazzi sia la scelta giusta; anche io nel mio intervento ho ricordato come è importante tramandare valori quali la libertà e la democrazia - di cui oggi noi godiamo solo i frutti - non solo del sacrificio anche con la vita di tanti eroi ma soprattutto della scelta che fecero tanti anni fa. Loro scelsero di stare dalla parte giusta. Anche noi dobbiamo scegliere di stare dalla parte giusta, che poi sarebbe quella che ostacola e osteggia ogni forma di violenza, di ingiustizia di iniquità e credo che questo messaggio sia indirizzato soprattutto alle giovani generazioni. Noi abbiamo il dovere civile e morale di affermare quei valori, scegliere dove stare ricordando ogni giorno il 25 aprile, soprattutto le nuove generazioni. Buon 25 aprile e viva l'Italia”, conclude.

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