Monopoli-Avellino 0-1, Pazienza: "Vittoria di sofferenza, giusta reazione dopo il ko di lunedì. Sgarbi? Ecco cosa penso"

L'Avellino soffre, ma sbanca Monopoli. Una vittoria di misura, con il gol di Patierno su calcio di rigore, per i lupi che agganciano di nuovo la seconda piazza e si riportano a -7 dalla Juve Stabia. Michele Pazienza commenta così la prestazione dei suoi allo stadio Veneziani: "Questi ragazzi ci hanno abituato a queste imprese. Abbiamo ottenuto risultati importanti fuori casa. È stata una gara sofferta, ma avevamo bisogno di arrivare alla vittoria anche attraverso una partita sporca. La sconfitta di lunedì è stata pesante, ci ha ferito e colpito. Non era semplice per me e per i ragazzi avere la giusta reazione. E invece la squadra si è presentata sul rettangolo verde e ha tirato fuori una prestazione di sofferenza, ma era necessario portare a casa i tre punti e i ragazzi ci sono riusciti. Cosa non mi è piaciuto? Nel primo tempo ci è mancata un po' di lucidità nell'ultimo passaggio, abbiamo impensierito la difesa avversaria. Il merito del vantaggio va dato anche alla fase di pressing che i ragazzi hanno fatto in maniera feroce. Nella ripresa abbiamo sofferto tantissimo, siamo stati troppo tempo nella nostra metà campo, concedendo occasioni al Monopoli. Abbiamo però avuto anche le opportunità per legittimare la vittoria con le ripartenze nel finale".

Pazienza parla anche dei singoli: "Frascatore? Ha avuto un buonissimo impatto, si è fatto trovare pronto e questo mi rende felice. Avevamo bisogno di pescare qualcosa da chi ha giocato meno o dai nuovi arrivati, abbiamo bisogno di energie fresche. Sgarbi? Non ha fatto tutto ciò che ho chiesto, anzi. Deve lavorare e tornare a fare quelle che erano le sue mansioni. Oggi l'ha fatto a tratti, deve farlo un po' di più, soprattutto nella fase iniziale, nell'attacco agli spazi dove ci dà la possibilità di allargare i reparti della squadra avversaria per creare delle trame di gioco con i centrocampisti. Oggi non l'ha fatto perché la difesa del Monopoli è venuta a prenderci alta e lui si abbassava per venire a giocare tra le linee. D'Ausilio? Si poteva anche pensare di farlo entrare prima, ma stavo temporeggiando perché avevo l'ultimo slot e temevo che qualcuno non riuscisse a mantenere tutta la gara".