Audace Cerignola-Avellino, Pazienza: "Visita del presidente? Ecco cosa ci ha chiesto. C'è un ballottaggio a centrocampo, Marconi e Gori stanno bene"

Conferenza e rifinitura nel primo pomeriggio. È la vigilia della partita al "Monterisi", stadio che ospiterà l'Avellino per la ventinovesima giornata del campionato. La squadra di Michele Pazienza, reduce dal pareggio sul campo del Monterosi, affronterà l'Audace Cerignola. Il mister, in sala stampa, presenta la sfida da ex: "Sarà una gara speciale per me e per il mio staff perché ci siamo formati, è stato un qualcosa che è rimasto nel nostro percorso e che ci ha dato tanto. Sarà una partita delicata e importante, ci arriviamo con qualche giocatore in meno, ma sono sicuro che chi andrà in campo domani, farà una bellissima prestazione. Non è stata una settimana semplicissima, la squadra però ha dato prova in passato di saper avere reazione, mentalità e forza, soprattutto nei momenti difficili. Mi aspetto una grandissima prestazione condita di determinazione, di spirito di sacrificio e di voglia di arrivare prima dell'avversario sul pallone, questo aspetto va a spostare gli equilibri che si determinano all'interno di una gara che dura 95', dobbiamo ricordarlo e deve diventare un fattore importante".

Come arriva la squadra all'appuntamento? "Tifosi, proprietà e presidente sono l'Avellino. Mi dispiace chiamarli fattori esterni, ma queste motivazioni vanno a determinare quello che sarà l'atteggiamento in campo. La presenza della società ha fatto piacere alla squadra, c'è stata una chiacchierata costruttiva. Il presidente ha chiesto allo staff e alla squadra di metterci quel qualcosa in più, che in questo momento sta mancando, non dal punto di vista delle prestazioni ma dei risultati. Nel calcio gli investimenti vengono fatti per i risultati e non per le prestazioni, il mio operato viene giudicato dai risultati. In questo momento dobbiamo andare a lavorare e a migliorare ciò che ci sta mancando e che va a determinare un percorso importante in maniera leggermente negativa. Questi ragazzi hanno fatto finora qualcosa di notevole, ma pagano a caro prezzo le disattenzioni".

Sull'avversario: "Ci sarà probabilmente lo stadio pieno, grazie anche ai nostri tifosi che, per l'ennesima volta, ci accompagnano in una sfida molto delicata, abbiamo bisogno di ritornare a fare risultato. Affronteremo un avversario con caratteristiche precise, che predilige un buon fraseggio e possesso palla. Sulla linea offensiva ha calciatori importanti per questa categoria. Dobbiamo rimanere concentrati sulla nostra prestazione, dando un occhio alle qualità degli avversari e prendendo le contromisure giuste per far girare gli episodi dalla nostra parte".

Sui singoli: "Il mio giudizio e le mie valutazioni non possono riferirsi esclusivamente ad una partita. Pezzella e Palmiero sono in ballottaggio, sono calciatori che per caratteristiche si assomigliano molto. Si differenziano per la fisicità, ma in linea di massima le caratteristiche sono molto simili. Marconi? Potrebbe giocare dall'inizio, sia domenica che mercoledì. Si sta allenando bene, è in una condizione fisica buona, così come Gori, al netto della prestazione dell'ultima partita. Contro il Monterosi ha riscontrato difficoltà nella prima parte di gara, l'ha riconosciuto anche lui. È entrato a freddo, in un momento in cui la partita aveva un ritmo altissimo. Non sarebbe stato facile anche per lo stesso Marconi. Entrambi hanno una buona condizione per poter giocare dall'inizio, farò le mie valutazioni. Liotti o Llano mezzala? Liotti ha già giocato in quella zona del campo, conosce le dinamiche ed è abituato alla postura del corpo in quella zona. Non è detto che possa giocare lì, ma può essere una soluzione a partita in corso. Llano, in un 3-5-2 o in un 4-3-3, come mezzala può essere impiegato. Indisponibili? Dall'Oglio è rientrato all'inizio della settimana, ha lavorato sul campo e negli ultimi due allenamenti ha iniziato a stare con la squadra. Così come Tito. Li porteremo con noi, poi vedremo se impiegarli o meno".

Sull'Avellino: "I minuti finali purtroppo ci condannano. Riprendendo anche la richiesta fatta ieri dal presidente, in questo momento dobbiamo dare qualcosa in più, io prima di tutti. Quando si pareggia una partita all'ultimo, si parla di un secondo tempo diverso e di un atteggiamento diverso, di poco coraggio. Alcune volte bisogna entrare anche nello specifico e dire che, nella partita contro il Monterosi, quei giocatori che ci hanno permesso di avere un ritmo altissimo hanno iniziato a perdere qualcosa ed è normale. Quando quel tipo di caratteristica viene meno, sembra che la squadra sia rinunciataria. Il gruppo ci ha provato, nel finale è cambiata la qualità delle scelte negli ultimi venticinque metri".