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Lunedì, 29 Aprile 2024
Scuola

"Soldi alla scuola, non alla guerra!": studenti irpini protestano contro il Governo

Il corteo studentesco è partito da Via De Conciliis alle ore 9.30 per concludersi con un presidio in Piazza Libertà a difesa del diritto allo studio

Questa mattina, gli studenti irpini hanno dato vita ad una mobilitazione per protestare contro le scelte del Governo. Il corteo è partito alle ore 9.30 da Via De Conciliis passando per le strade principali di Avellino a suon di slogan che esprimevano il malcontento e il dissenso nei confronti del sistema scolastico attuale. A guidare la protesta i rappresentanti del Collettivo Studentesco Irpino e dell'Unione degli Studenti di Avellino.
La manifestazione a favore di una scuola gratuita, inclusiva, laica, antifascista, che tuteli e faccia gli interessi degli studenti attraverso investimenti nell’istruzione, nell'edilizia scolastica, nei trasporti e nella tutela della salute mentale degli studenti si è conclusa con un presidio in Piazza Libertà.

Protesta degli studenti per maggiori investimenti nell'istruzione e nell'edilizia scolastica

"Ci battiamo per un'Italia antifascista e chiediamo che siano destinati maggiori fondi all'istruzione, ai trasporti e all'edilizia scolastica perchè ci sono ancora scuole che si trovano in condizioni disastrose come è il caso del Liceo scientifico Mancini di via Ferrante - ha dichiarato Antonio Soldi, rappresentante del Collettivo Studentesco Irpino".

"No all'autonomia differenziata"

"In molti istituti - ha aggiunto - non ci sono ascensori e mezzi che permettono alle persone disabili di accedervi. Protestiamo anche contro l'autonomia differenziata perchè riteniamo che abbandoni le regioni a loro stesse, chiediamo che il disegno di legge venga sciolto".

"Inoltre, chiediamo che ci vengano forniti i materiali necessari per studiare perchè ci sono studenti che non partecipano alle attività in quanto non dispongono delle risorse economiche. Ricordiamo alle istituzioni che la scuola è un diritto e che andrebbero abbattuti tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale per il raggiungimento di un percorso scolastico efficace" ha concluso. 

"Siamo scesi in piazza oggi per lottare contro la negazione del diritto allo studio perchè, seppur garantito dalla Costituzione, di fatto la scuola assume le sembianze di una scuola di classe - ha affermato Antonio Liuzzi del Collettivo Studentesco Irpino - le famiglie che hanno più figli a carico e che possono contare su un solo stipendio fanno fatica a sostenere le spese scolastiche". "Lottiamo anche contro l'alternanza scuola-lavoro introdotta dal Governo Renzi nel 2014 e confermata successivamente da altri Governi, compreso quello attuale, che la sta potenziando. Riteniamo che sia uno strumento di sfruttamento da parte delle aziende. Ci battiamo anche contro l'autonomia differenziata perché crediamo che sia pericolosissima in quanto minerebbe l'Unità nazionale e accentuerebbe le differenze tra i cittadini del paese" ha concluso.

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