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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Tentato riciclaggio di veicolo rubato: nuova condanna per Carlo Dello Russo

È ben nota, invece, la sua posizione di esponente di primo piano del Nuovo Clan Partenio, confermata dalla Dda di Napoli. Dello Russo, dal 2019, è sottoposto alla misura cautelare in carcere per associazione a delinquere

Carlo Dello Russo è stato condannato a quattro anni e due mesi di reclusione per diverse accuse, tra cui tentato riciclaggio di un veicolo rubato, distruzione e occultamento di atti veri (targhe e documenti della vettura rubata), e riciclaggio della documentazione di un'altra auto, per la quale aveva anche presentato una falsa denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Mirabella Eclano. Nonostante ciò, Dello Russo è stato assolto dall'accusa di tentativo di indurre a compiere falsità materiale da parte di un pubblico ufficiale in atti pubblici, così come dal reato di distruzione di targa e documentazione della stessa vettura.

È ben nota, invece, la sua posizione di esponente di primo piano del Nuovo Clan Partenio, confermata dalla Dda di Napoli. Dello Russo, dal 2019, è sottoposto alla misura cautelare in carcere per associazione a delinquere. Nel luglio del 2023, è stato condannato a 24 anni e 9 mesi di reclusione per questa vicenda.

Le indagini della Polizia Stradale di Avellino sotto la coordinazione della Procura di Avellino

Le indagini, condotte dalla Polizia Stradale di Avellino sotto la coordinazione della Procura di Avellino, hanno portato alla condanna di Dello Russo davanti al Tribunale collegiale di Avellino, presieduto dal giudice Lucio Galeota. Il pubblico ministero Antonella Salvatore aveva chiesto una condanna a cinque anni e sei mesi per Dello Russo e il suo coimputato, difeso dall'avvocato Gregorio Sorrento, che è stato invece assolto per la prima vicenda contestata insieme a Dello Russo.

I fatti contestati si sono verificati tra marzo e maggio del 2019, quando Dello Russo avrebbe tentato di immatricolare con una targa francese un veicolo rubato quattro anni prima, nel 2015, al quale era stato modificato il numero di telaio. Tuttavia, il tentativo è stato sventato dalla Banca Dati della Motorizzazione, che ha respinto la richiesta il 7 marzo del 2019. La difesa di Dello Russo, rappresentata dall'avvocato Claudio Mauriello, ha sottolineato che entrambe le vetture erano state effettivamente acquistate dal cinquantunenne. Gli argomenti difensivi saranno presentati in appello, dopo aver letto le motivazioni della sentenza di primo grado.

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