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Cronaca Lioni

Operazione antidroga nel territorio di Lioni: arresti domiciliari per padre e figlia

Le forze dell'ordine hanno condotto un'operazione denominata "Continuum Bellum" per contrastare il traffico di marijuana nella zona dei Monti Lattari, nel comune di Lioni

Nella giornata del 27 luglio 2023, le forze dell'ordine hanno condotto un'operazione denominata "Continuum Bellum" per contrastare il traffico di marijuana nella zona dei Monti Lattari, nel comune di Lioni. L'obiettivo dell'operazione era individuare e fermare la diffusione del traffico di droga fino ai pendii dell'alta Irpinia, rinomati per le loro terre fertili e soleggiate.

Durante l'operazione, i Carabinieri hanno scoperto la presenza di tre serre artificiali utilizzate per coltivare ben 453 piante di cannabis indica, ciascuna alta circa 150 centimetri. Tra queste, 49 piante erano già in fase di essiccazione, mentre sono stati trovati 800 grammi di "erba" pronti per essere confezionati e venduti. Le serre rappresentavano un laboratorio di produzione di droga in piena attività, e al loro interno sono state arrestate sei persone. Tra gli arrestati vi erano un padre e una figlia di origini napoletane, Salvato Vittorio e Salvato Costantina, residenti a Lioni e difesi dagli avvocati Giovanna Perna e Fabrizio Granata, e gli altri indagati, di nazionalità albanese ma anch'essi residenti a Lioni, Hoxhaj Sonil, Latifaj Kimet, Mucodemi Armando e Latifaj Bardhi. Nella giornata di oggi, gli indagati sono comparsi dinanzi al gip del tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, per la convalida delle misure: arresti domiciliari per Salvato Vittorio e Salvato Costantina. Detenzione in carcere per Hoxhaj Sonil. Scarcerazione per tutti gli altri indagati.

I Carabinieri hanno individuato una piantagione di cannabis su tre ampie piazzole

Ma l'operazione non si è limitata alla scoperta delle serre di coltivazione. Pochi chilometri più avanti, nella contrada Civita Superiore di Teora, i Carabinieri hanno individuato una piantagione di cannabis su tre ampie piazzole. Circa 2100 piante, alte un metro circa, sono state coltivate. I militari hanno proceduto al campionamento e alla distruzione dei fusti delle piante, rendendoli inutilizzabili per la produzione e la distribuzione di droga. L'operazione "Continuum Bellum" rappresenta un duro colpo al traffico di droga nella zona, testimonianza dell'impegno delle forze dell'ordine italiane nel contrastare questo fenomeno e proteggere la salute e la sicurezza dei cittadini.  

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