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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Tra legge e libertà religiosa: il dibattito sul satanismo e le sue implicazioni giuridiche

L'avvocato Rosaria Vietri, del Foro di Avellino, ha offerto una visione approfondita sui fenomeni connessi al satanismo, dalla sua classificazione alla complessa problematica giuridica che ne deriva

La confessione di Giovanni Barreca, il muratore che ha ammesso di aver spezzato le vite della moglie e dei suoi figli ad Altavilla Milicia, tranquillo comune siciliano, ha scatenato una tempesta di domande e sospetti che puntano dritto al cuore del satanismo nel nostro paese. L'avvocato Rosaria Vietri, del Foro di Avellino, ha offerto una visione approfondita sui fenomeni connessi al satanismo, dalla sua classificazione alla complessa problematica giuridica che ne deriva. "Riguardo al satanismo potremmo parlare per ore, perché è una questione analizzabile su più fronti", afferma la penalista. "Stiamo assistendo infatti in questi anni all'incalzare di una religiosità post-moderna alimentata da un crescente disagio sociale".

Definendo il panorama del satanismo, l'avvocato spiega: "Possiamo distinguere tre forme di satanismo: un satanismo organizzato, un satanismo giovanile ed un para-satanismo". Analizzando le diverse sfumature del satanismo, Vietri sottolinea: "Il primo è il satanismo della tradizione, dei cosiddetti 'grandi vecchi', mentre il secondo è quello del satanismo giovanile. Infine, c'è il para-satanismo, un settore composito che comprende ritualità stratificate nel folklore malavitoso".

Affrontando la complessità giuridica legata al satanismo, Vietri sottolinea: "Il problema è capire quale sia l’approccio giuridico più soddisfacente. Uno dei pilastri su cui si basa la democrazia, d’altronde, è dato dall’equilibrio tra tutela della libertà religiosa e tutela del cittadino".

Individuazione di modelli e pericoli concreti: occorrono soluzioni giuridiche adeguate

Riguardo agli sforzi legislativi in Italia, l'avvocato Vietri osserva: "In Italia, l'approccio legislativo al satanismo è stato caratterizzato da tentativi e proposte, ma ha incontrato ostacoli significativi nel definire con precisione le condotte da punire e nel bilanciare le esigenze di protezione sociale con i principi di libertà individuale; quest’ultima messa a repentaglio da una vasta gamma di reati: dall’istigazione all’omicidio alla violenza sessuale, dalla truffa alla profanazione di cimiteri. Taluni reati possono essere commessi ai danni dell’adepto: truffa, minacce, violenza morale, estorsione, sequestro di persona, sfruttamento, lesioni, abusi sessuali, pedofilia, spaccio di stupefacenti, induzione al suicidio".

Ma non solo, altri reati possono essere commessi dagli adepti stessi a danno di altri “confratelli” o di soggetti esterni alla setta: "Stiamo parlando di reati familiari, detenzione e spaccio di stupefacenti, profanazione di cimiteri, danneggiamenti, furti comuni e furto d’informazioni e maltrattamento di animali. Il problema del corretto inquadramento della natura giuridica della condotta, molto spesso è legato al piano probatorio, essendo spesso lo stesso soggetto quantomeno consenziente o addirittura vittima e carnefice di sé stesso (come nel caso delle scarnificazioni rituali, dell’autolesionismo, del vampirismo)".

Concludendo, l'avvocato Vietri sottolinea la necessità di un approccio tollerante e multireligioso: "Nella ricerca di soluzioni, emerge la necessità di affrontare il satanismo con attenzione e discernimento". Le dichiarazioni dell'avvocato Rosaria Vietri offrono uno sguardo lucido e informato su un fenomeno complesso e in evoluzione, sollevando interrogativi fondamentali sulla sua comprensione e gestione all'interno della società italiana.

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