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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Criminalità informatica in aumento: analizziamo le truffe online nel decennio digitale

Dalla pandemia a spoofing e phishing: un'indagine dettagliata sulle nuove frontiere delle truffe digitali, con le dichiarazioni esperte dell'avvocato Vietri

L'avvocato penalista del Foro di Avellino, Rosaria Vietri, ha analizzato il fenomeno delle truffe online, evidenziando come il periodo post-2020, accentuato dalla pandemia da Covid-19, abbia determinato un notevole aumento della criminalità informatica. "La Strategia dell’UE in materia di cibersicurezza per il decennio digitale della Commissione europea rivela che, a causa della pandemia, circa due quinti degli utenti UE hanno sperimentato problemi di sicurezza. Negli ultimi tre anni, un terzo degli utenti ha ricevuto e-mail o telefonate fraudolente per il furto di dati personali," afferma l'avvocato Vietri.

In Italia, il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale conferma questa tendenza, evidenziando un aumento delle truffe online durante la pandemia, favorito dalla limitazione degli spostamenti.

Le truffe online si suddividono in tre categorie, come spiega l'avvocato: "Nella prima, l'identità del truffatore ha un'importanza ridotta. Nella seconda, si sfrutta la fama di una persona o organizzazione. Nella terza, l'identità fittizia è cruciale e richiede un lavoro preliminare complesso, spesso associato alla frode informatica."

L'avvocato Vietri prosegue illustrando esempi di truffe, inclusi gli inganni negli acquisti e le truffe romantiche. "Le truffe romantiche sfruttano il bisogno di relazionarsi della vittima, spingendola a prestare aiuto, spesso economico, basandosi su una narrazione convincente."

Nel secondo gruppo rientrano le truffe benefiche e la truffa nigeriana, con l'avvocato Vietri che spiega: "Le truffe benefiche coinvolgono coloro che fingono di appartenere a organizzazioni benefiche, mentre la truffa nigeriana, nata 30 anni fa, coinvolge richieste di trasferimento di milioni di dollari con promesse di ricompense."

Le truffe sofisticate, del terzo tipo, coinvolgono accessi abusivi a banche dati, phishing, vishing, smishing e lo spoofing, come evidenzia l'avvocato: "Queste truffe richiedono la raccolta di informazioni tramite accessi abusivi, tecniche di phishing, vishing o smishing."

Il legale racconta un caso reale di frode bancaria tramite SMS e telefonate: "La vittima ha ricevuto un SMS apparentemente dalla sua banca, indicando un accesso anomalo al mobile banking. Dopo aver seguito il link, è stata contattata da un truffatore che ha ingannato la vittima, spacciandosi per un impiegato bancario."

Il penalista ha sottolineato l'importanza della tempestività nel rispondere a queste minacce digitali e della consapevolezza nell'era digitale, dove clonare pagine web e identità è diventato facile. "Le storie possono avere un lieto fine solo se siamo consapevoli e adottiamo comportamenti attivi di verifica," conclude l'avvocato.

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