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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Quindici

Confermata condanna per gruppo criminale legato al clan Cava di Quindici

Carmine Giugliano e complici condannati per spaccio di cocaina ed estorsioni nella zona nolana

La sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la condanna per il gruppo responsabile dello spaccio di cocaina e delle estorsioni, principalmente nella zona nolana, con particolare riferimento a Saviano e Piazzolla, e con legami al clan Cava di Quindici. Il capo del gruppo è Carmine Giugliano, noto come Nino, sessantacinquenne legato al clan quindicese per matrimonio con una cugina del defunto boss Biagio Cava.

Carmine Giugliano è stato condannato a venti anni di reclusione

Giugliano è stato condannato a venti anni di reclusione, confermati sia in primo grado dal Giudice dell’udienza preliminare di Napoli il 29 aprile 2021, in seguito al giudizio abbreviato, che in appello nel luglio 2022 dalla Corte di Appello di Napoli. Le accuse nei suoi confronti, insieme a tre complici, includono associazione finalizzata al narcotraffico, incendio tentato, estorsioni continuate, consumate e tentate.

Nata da un'indagine della Squadra Mobile di Napoli

Le sentenze sono il risultato di un'indagine della Squadra Mobile di Napoli, avviata nel luglio 2015, dopo la scarcerazione di Giugliano, quando ha radunato un gruppo per gestire lo spaccio di cocaina e il racket estorsivo nei comuni di Saviano, Somma e Piazzolla di Nola. Le indagini sono state coordinate dall'ex pm antimafia Gianfranco Scarfo (attualmente Procuratore Aggiunto di Benevento), con contributi significativi dalle testimonianze dei collaboratori di giustizia Domenico Altieri, Aniello Acunzo e Luigi Ambrosio.

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