A Serra di Pratola l'elogio della polpetta in occasione della celebre Sagra delle 'pallottole' di Sant'Audeno. Un piatto cult del comune irpino preparato con ingredienti di qualità e grande passione.

Ai fornelli le donne di Serra guidate dalle sapienti mani di chi, ormai da anni, con impegno e dedizione, ha reso questo evento tra i piú attesi sul panorama irpino.

Fritte, o al sugo, nel panino o in solitaria le polpette di Serra di Pratola sono una tentazione irresistibile, meglio ancora se gustate in versione street food accompagnate da un buon bicchiere di vino. Come si suol dire nel dialetto del posto: 'E' pallottole e Sant'Aureno, una va e una vene', ovvero una ricetta che nella sua semplicità è talmente buona che una polpetta tira l'altra. Insomma un piatto da Unti & Bisunti, riflesso della storia di una comunità che da 40 anni porta avanti un rito diventatato sacro per il suo carattere di appartenenza e tradizione.

Iniziata nel 1979 la Sagra nasce proprio dall'uso di cucinare e condividere con la propria famiglia le tipiche polpette il 24 agosto, giorno in cui si festeggia il patrono. Anche le famiglie più indigenti, nonostante le ristrettezze economiche, cercavano do racimolare il denaro per acquistare la carne macinata e cucinare per l'occasione il piatto tipico. 

Da 40 anni, il 22 agosto, la tradizione prosegue nel segno della gioia, del divertimento e del gusto: dalle prime luci dell'alba, profumi inebrianti invadono le strade del quartiere per portare in alto il nome delle 'pallottole' create in omaggio al Santo in una festa che vede trionfare la gastronomia locale, ma soprattutto il legame con le proprie radici. Perché quando si tratta di polpette per gli abitanti del luogo non si sta parlando di una semplice pietanza ma di di storia e devozione.