Cantine d’Italia 2024, ecco le "Impronte d’Eccellenza" irpine e campane
La Campania si distingue con 39 cantine recensite, tra cui le new entry Cantina Riccio, Donnachiara, Reale, Rocca del Principe, Tenuta Scuotto. Di queste ben 12 ottengono il riconoscimento dell’Impronta Go Wine
Cantine d’Italia 2024 si presenta con 852 cantine selezionate, 262 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.640 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire.
Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, che ha la cantina come riferimento.
Come luogo anche simbolico, oggi sempre più meta di tanti enoappassionati e anche come luogo fisico dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.
Una Guida pensata per i turisti del vino, che invita a camminare l’Italia del vino. E’ una bella visione d’Italia fatta di tanti luoghi, radici e tradizioni; è anche espressione della capacità di lavoro di tanti viticoltori: fanno “viaggiare” in tutto il mondo le loro bottiglie e promuovono l’attenzione e il piacere di andare a conoscere i luoghi dove quelle bottiglie nascono.
La Cantina, nel corso degli anni, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.
Non è quindi una Guida tradizionale ai vini, come recensione e punteggi di singole etichette, ma un volume che sviluppa il tema della narrazione a fianco della selezione dei vini e consente di approfondire conoscenze con tantissimi dati e notizie.
Una Guida che cresce in ogni edizione in sintonia con il crescente interesse verso il tema della narrazione che affascina sempre di più il variegato mondo degli enoappassionati.
Raccontando la cantina, si raccontano le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà e ovviamente i vini che ciascuna cantina produce.
Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che intende essere un’occasione per generare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori.
Una Guida edita da Go Wine e che mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione.
Il volume consiste in un articolato repertorio di cantine, ricco di dati e riferimenti che si aggiorna in ogni edizione, con nuovi inserimenti ed alcune esclusioni.
Sono in totale 262 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2024: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione.
Sito: il luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito da intendersi come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone la cantina.
Accoglienza: la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo: agriturismo, B&B o ristorazione, sia svolgendo iniziative culturali che si rivolgono al mondo esterno.
Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia; tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, della particolare cura verso specifiche tipologie di vini.
La Campania si distingue con 39 cantine recensite, tra cui le new entry Cantina Riccio, Donnachiara, Reale, Rocca del Principe, Tenuta Scuotto. Di queste ben 12 ottengono il riconoscimento dell’Impronta Go Wine; alle cantine Feudi di San Gregorio di Sorbo Serpico (Av) e Mastroberardino di Atripalda (Av) viene assegnato il riconoscimento delle Tre Impronte, ovvero il massimo riconoscimento per l’esperienza enoturistica.
Le cantine campane premiate con l’Impronta sono:
Antonio Caggiano - Taurasi
Marisa Cuomo - Furore
De Conciliis - Prignano Cilento
Di Marzo - Tufo
D’Ambra – Forio
Fattoria La Rivolta - Torrecuso
Feudi di San Gregorio - Sorbo Serpico
Mastroberardino - Atripalda
Mustilli - Sant’Agata dei Goti
Quintodecimo - Mirabella Eclano
Tenuta Cavalier Pepe - Sant’Angelo all’Esca
Villa Matilde - Cellole
Alleghiamo per completezza l’elenco completo di tutte le cantine della regione che sono recensite nel volume:
Antica Masseria Venditti
Caggiano Antonio