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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Affrontare le sfide delle liste d'attesa oncologiche: un'imperativa necessità da risolvere

Strategie integrate e priorità nell'erogazione delle prestazioni per garantire un accesso tempestivo e efficace ai pazienti

Il problema delle liste d’attesa nel settore sanitario, sia in Campania che in tutta Italia, coinvolge purtroppo anche i pazienti affetti da patologie oncologiche. Troppo spesso ci si trova di fronte alla necessità di prenotare una visita specialistica con ricetta medica e ci si immerge in un baratro di attesa: mesi di lista, a volte anche un intero anno, oppure si riceve la laconica comunicazione che l'agenda delle prenotazioni è temporaneamente chiusa, senza alcuna prospettiva di quando si potrà riaprire.

Questo scenario è stato messo in luce dalla Cisl Irpinia Sannio, che ha riunito diversi professionisti questo pomeriggio a Villa Amendola ad Avellino per affrontare il tema delle liste d'attesa e degli screening oncologici. La discussione, intitolata "Liste d'attesa e screening oncologici", ha visto la partecipazione di figure autorevoli come il senologo Carlo Iannace. È importante sottolineare l'esistenza del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa, che stabilisce tempi massimi garantiti per l'attesa dei cittadini che necessitano di accertamenti specialistici. Tuttavia, c'è sempre più consapevolezza della necessità di un approccio sistemico a questa problematica, che richiede un piano di azioni integrato. Questo piano dovrebbe mirare al potenziamento dell'offerta di prestazioni ambulatoriali critiche e al governo della domanda per le stesse.

I limiti di tempo massimi per l'erogazione di una prestazione ambulatoriale, prescritta con ricetta rossa e dematerializzata, variano a seconda del grado di priorità indicato dal medico prescrittore sull'impegnativa. Per chiarire tutti gli aspetti legati a questa questione, è intervenuto il Segretario Generale della Cisl, Fernando Vecchione, il quale ha sottolineato la necessità di un maggior raccordo tra le strutture sanitarie, nonostante le difficoltà legate alla carenza di personale. Anche il primario Iannace ha ribadito l'importanza degli screening come strumento fondamentale nella lotta contro le patologie oncologiche.

"Sono sempre più numerose le persone che si rivolgono alla nostra organizzazione sindacale chiedendoci ulteriori delucidazioni riguardo a queste liste di attesa, le quali, purtroppo, si allungano sempre di più", afferma Fernando Vecchione, segretario Cisl Irpinia Sannio. "Non dimentichiamo che nel 2019 il Ministero della Salute ha avviato il PNGLA, il Piano Nazionale Governativo delle Liste di Attesa. Tuttavia, nonostante ciò, con la legge di bilancio del 2024, il Governo ha stanziato oltre 11 miliardi di euro per le strutture e per il piano sanitario. Il ruolo del sindacato è fondamentale e deve sollecitare costantemente le istituzioni affinché le aziende ospedaliere migliorino sempre di più. È innegabile che ci siano risorse finanziarie a disposizione, ma è altrettanto vero che le strutture stanno operando con personale molto ridotto, sia per quanto riguarda i medici sia per quanto riguarda il settore infermieristico”.

"L'accesso del cittadino agli esami è sicuramente un grave problema", sostiene il senologo Carlo Iannace. "Per quanto riguarda gli screening, è importante sottolineare che questi sono una risorsa preziosa da molto tempo, interrotti solo durante la pandemia di Covid, ma ora ripresi. Tuttavia, quanti dei cittadini convocati agli screening si presentano effettivamente agli esami? Questo è uno dei problemi più rilevanti. Il cittadino deve cominciare a collaborare e capire che, d'altro canto, non esiste un istituto che non sia disposto a collaborare con lui. D'altro canto, è fondamentale difendere i diritti del cittadino e soprattutto collaborare quando è necessario sottoporsi agli esami. Oggi è già difficile prenotare un esame e rifiutarlo, perché di fatto è ciò che accade quando una persona non si presenta a uno screening. Questo comporta la perdita di un'opportunità e priva altre persone del servizio sanitario".

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