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Sindacati e associazioni contro la guerra in Ucraina: "Non lasciateci soli"

Tutti sotto un'unica bandiera, quella della Pace, contro ogni sopraffazione militare ed economica

"Basta parlare di guerra, vogliamo la pace". E' questo il grido accorato dei sindacati e delle associazioni presenti oggi in Piazza Libertà per manifestare contro l'attacco militare russo in Ucraina che, nelle ultime ore, sta tenendo in costante apprensione il mondo intero.

Il sit-in, promosso da Cgil, Cisl, Uil, Auser, Anpi, Arci, Acli, Avionica, Comunità Accogliente, Don Tonino Bello, Legambiente, Libera, Soma, Anteas e Amdos Avellino, ha riunito tutte le realtà del territorio, dalle organizzazioni Sindacali alle associazioni territoriali, oltre ai singoli cittadini, sotto un'unica bandiera, quella della Pace, contro qualsiasi sopraffazione militare ed economica.

Sindacati e associazioni contro la guerra in Ucraina

Don Vitaliano: "Siamo sempre in tempo per far tacere le armi e riprendere a dialogare"

"Le parole di speranza sono le stesse che ha augurato Papa Francesco: ossia che il dialogo, la diplomazia, l'incontro prendano il posto della guerra e della violenza" afferma don Vitaliano Della Sala. "Siamo sempre in tempo per far tacere le armi e riprendere a dialogare. Il resto è quello che possiamo fare noi e che la Costituzione ci dice, cioè ripudiare la guerra e ogni conflitto di aggressione. Oggi, i nostri concittadini si stringono attorno agli ucraini che vivono qui e per dire un 'NO' forte alla guerra".

Foglia e De Maio: "L'umanità è unica e va difesa"

"L'esigenza di questo presidio nasce da un principio fondamentale: la pace è un valore che va difeso da tutti" sostiene Giovanni Foglia. "Quindi, al di là delle sigle e di ogni forma di appartenenza, l'umanità è unica e va difesa in tutte le forme, in tutti i modi e in tutte le piazze".

"Siamo sempre un po' distratti: queste cose nascono da lontano e si assomigliano ad altri fenomeni, come l'immigrazione. Questo è un tema importantissimo: come sostiene Papa Francesco, va messo al centro l'essere umano e non gli interessi di parte, perché questi problemi creano problemi non solo dal punto di vista umano, ma anche economico e finanziario".

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