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Giovedì, 25 Aprile 2024

Regionali, Petitto stuzzica i candidati PD: "I soliti noti resteranno un ricordo"

Il candidato nella lista "Davvero - Partito Animalista" non si sbilancia sull'esito delle consultazioni

Livio Petitto, l’escluso eccellente dal PD irpino per queste regionali, “medita vendetta”, ma allo stesso tempo mantiene un profilo basso. Il candidato nella lista “Davvero – Partito Animalista”, infatti, non si fa coinvolgere dal turbillon di polemiche sorto dopo la spaccatura piddina, ma quando può non disdegna il lancio di frecciatine a chi ha preferito Ciarcia a lui. In tal senso, sembrano non aver bisogno di troppe interpretazioni le sue parole ai microfoni di AvellinoToday: “I soliti noti dal 22 settembre non saranno più noti, ma saranno dei ricordi”.

Le parole di Petitto nascono da una domanda sulla “latitanza” in Irpinia del governatore uscente Vincenzo De Luca, nel corso di questa campagna elettorale. Fatta eccezione per qualche visita a sorpresa e il confronto con De Mita, infatti, De Luca ha fatto una toccata e fuga in Irpinia solo nella giornata di ieri dove ha incontrato i candidati del Partito Democratico (“i soliti noti” di cui sopra) e quelli di Campania Libera. Ma Petitto non alimenta polemiche, almeno verso il governatore: “Questa è una campagna elettorale atipica. Nessuno si aspettava di fare campagna elettorale con il distanziamento. Il governatore ha cercato di essere presente ovunque, ma la Campania è vastissima. Vi dico che il governatore farà sentire la sua presenza dopo la riconferma a palazzo Santa Lucia”.

“Siamo fiduciosi, ma i conti si fanno alla fine”

Le somme le tireremo alla fine. Come dice un mio grande amico: i voti sono quelli che escono dalla pignata. Quindi, noi abbiamo necessità di correre in questi giorni. Chiamare amici, conoscenti e i militanti invitandoli a fare di più. Siamo fiduciosi perché l’entusiasmo che abbiamo registrato in queste settimane è stato tanto. I numeri non sono bravo a darli, ma a farli. Quindi, apsetteremo l’ultimo giorno per capire se il nostro lavoro è stato giusto”.

“Valutare bene la riapertura delle scuole”

I dati sono preoccupanti. C’è la necessità di un confronto anche con il Comitato tecnico scientifico per verificare la possibilità di posticipare l’apertura delle scuole o se ci sono le condizioni per riaprire subito”.

“Al referendum voto ‘no’ perché penso al mio territorio”

Personalmente io voterò ‘no’. Perchè penso al mio territorio che è vasto e dev’essere rappresentato. Ha la responsabilità anche la nostra deputazione territoriale di avere una rappresentanza forte. Altrimenti continueremo ad essere inascoltati come nell’ultimo ventennio”.

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