Commercianti in piazza contro Governo e Regione: "Lo Stato ha fallito"
Sit-in davanti alla Prefettura di Avellino
Dopo le ultime decisioni di Governo e Regione, così come è successo in altre città, anche i commercianti di Avellino hanno deciso di far sentire la propria voce. Il sit-in si è tenuto davanti alla Prefettura di Avellino.
A rappresentare le istanze dei commercianti, l'avv. Gerardo Di Martino: "Se noi, ad ottobre, dopo otto mesi, abbiamo finanziato le vacanze e ci troviamo di nuovo a chiudere le attività, non abbiamo capito niente. Se noi non patrimonializziamo, se il lavoro non è più un diritto, perché pagare le tasse dovrebbe arrivare essere ancora un dovere? Perché per un tampone le famiglie devono spendere 250 euro per un tampone e anche più volte? Il Governo non è nelle condizioni di capire la medicina periferica. La colpa è la nostra, o è dello Stato che deve prendere atto del fatto che la politica che stanno attuando è un fallimento?".
Tra i titolari messi alle strette, non solo bar e ristoranti, ma anche tanti professionisti delle realtà associative sportive. "Sono stati spesi inutilmente milioni di euro, non solo dallo Stato, ma anche dalle regioni. Alcuni riescono anche a sopravvivere, ma chi è partito da poco non riesce ad andare a causa delle troppe spese. Quello che chiediamo alle istituzioni è di farci lavorare. Nonostante le dichiarazioni del ministro Spadafora, non abbiamo visto nulla".
Se la Regione Campania non è ancora chiusa, è perché Napoli è scesa in piazza: "Qui si è spaccata l'Italia in due, tra chi vive sereno con uno stipendio e chi non riesce più a vivere. I politici devono tagliarsi lo stipendio e dare il 50% alle partite Iva".