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Sciopero globale per il clima: "Stop alla guerra dei combustibili fossili"

Questa mattina, gli attivisti di Fridays for Future sono scesi in piazza anche ad Avellino

Sciopero globale per il clima: c’è anche Avellino. Questa mattina, gli attivisti di Fridays for Future scendono in piazza in tutto il mondo. In Italia lo sciopero globale per il clima dà appuntamento in piazza, capoluogo irpino ma non solo, da Nord a Sud tutti uniti per urlare a gran voce che occorrono Pace e giustizia climatica.

Sono queste le richieste delle ragazze e dei ragazzi che al grido di Persone, non profitti sono scesi in piazza in ben 679 piazze in tutto il mondo, dalla Svezia di Greta Thunberg all'Uganda di Vanessa Nakate, passando per Stati Uniti e Italia, dove sono previsti 78 cortei.

Sciopero globale per il clima

"Possiamo credere in un mondo diverso"

"Un altro mondo è possibile, una transizione giusta è possibile, la pace per tutti è possibile. Se resistiamo, se ci permettiamo di avere fiducia nel potere delle persone, se osiamo andare avanti perché i tempi sono duri". In piazza, questa mattina, presente anche Legambiente Avellino-Alveare; che ha prontamente aderito alla protesta rilanciando ancora una volta il drammatico problema che affligge il capoluogo irpino: "Ripartiamo dalle rivendicazioni e dalle richieste dello scorso autunno, per ribadire che non vogliamo vivere nella città più inquinata del centro-sud Italia. Il tempo sta per finire e non possiamo accettare che la noncuranza e il profitto si antepongano alla vita di questa città e di questo pianeta. Oggi, noi, scendiamo in piazza contro le ecomafie e contro le false promesse che ci sono state fatte sulla transizione ecologica di questa città".

Di Gisi: "La partecipazione popolare è il primo passo per contrastare l'emergenza climatica"

"La nostra città è la più inquinata del Sud Italia. Siamo molto preoccupati e in attesa che vengano attuate delle politiche reali che contrastino il fenomeno dell'inquinamento ambientale - ribadisce il Presidente di Legambiente Avellino-Alveare, Antonio Di Gisi - siamo in piazza per lanciare delle proposte come quella della consulta ambientale. Durante il corteo avviamo una raccolta firme tra gli studenti perchè pensiamo che la partecipazione popolare sia il primo passo per contrastare l'emergenza climatica e per una transizione ecologica giusta e democratica. Ai Sindaci chiediamo che vengano rispettati gli accordi presi durante il tavolo tenutosi in Prefettura. C'è stata la regolamentazione degli abbruciamenti ma chiediamo anche che questi vengano superati pensando ad un tipo diverso di smaltimento. Lo stesso vale per i riscaldamenti, ora andiamo incontro all'estate ma dobbiamo prepararci per il prossimo inverno" conclude. 

"Servono provvedimenti strutturali"

A rappresentanza di tutti gli studenti scesi in piazza a protestare, Anna Boccuti di Fridays for Future Avellino dice: "Siamo stanchi di sentirci fare promesse vuote. Sei mesi fa siamo stati dal Sindaco sottolineando che nei due anni dalla dichiarazione di emergenza climatica ed ambientale ad Avellino non era stato fatto nulla. Da quell'incontro, in cui avevamo presentato delle proposte, la situazione è peggiorata. Le poche cose fatte sono solo soluzioni 'tampone' e questo non va bene per un capoluogo che è il più inquinato del Sud Italia. Occorrono, invece, provvedimenti strutturali, altrimenti il tempo non ci basterà mai" conclude. 

Dello Iaco: "Le promesse dei politici sono cadute nel vuoto"

Fa eco ad Anna Boccuti il vicepresidente della Cps di Avellino Antonio Dello Iaco: "I politici fanno promesse ma non mantengono quello che dicono. Molto spesso, in questa provincia, abbiamo dei politicanti e non dei politici. C'era stata la promessa di un comune plastic free, era stata già avviata la conversione ecologica ma in sei mesi non è stato fatto più nulla. Anche la Consulta ambientale, che è un semplice regolamento, non è stato finalizzato. E' arrivato il momento di ascoltare gli studenti, i giovani e le associazioni e di intervenire" conclude. 

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