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La prevenzione del carcinoma ovarico nel ricordo di Mirosa: "Informare quanto più possibile su questo killer silenzioso"

Le parole del Presidente di Acto Campania Giovanni Gerosolima: "La ricerca è stata notevole, ma ciò che ci interessa maggiormente è l'informazione"

Si è svolto oggi pomeriggio, presso l'Hotel de la Ville di Avellino, il convegno “La prevenzione del carcinoma ovarico: la buona eredità”, organizzato da Acto Campania in collaborazione con l’Istituto Tumori “G. Pascale” di Napoli.

Per l'occasione, alla quale hanno presenziato i maggiori esperti regionali del settore, è stato illustrato un progetto di borsa di studio intitolato a Mirosa Magnotti e destinato a un ricercatore in ambito oncologico.

La prevenzione del carcinoma ovarico nel ricordo di Mirosa: "Informare quanto più possibile su questo killer silenzioso"

Gerosolima: "Mirosa ha lasciato un bel segnale, la borsa di studio è un modo per far sì che la sua azione non venga dimenticata"

Il ricordo di Mirosa è ancora vivo in tutti coloro che ne hanno apprezzato le doti umane, la grinta e la tenacia nell'affrontare un male oscuro, come ribadito dal presidente Acto Campania, Giovanni Gerosolima: "La 'buona eredità' è la possibilità da parte di una paziente, attraverso il decreto n. 100, di avere gli esami genetici gratuiti per i suoi familiari. Dobbiamo informare quante più donne di questo killer silenzioso che, nel momento in cui viene scoperto, si trova già in uno stadio avanzato. Quindi, più prevenzione, maggiore informazione e vicinanza alle pazienti, stimolando le istituzioni a fare sempre qualcosa di più".

"Mirosa ha lasciato un bel segnale e mi preme continuare la sua azione nell'Acto Campania" continua Gerosolima. "È stata istituita una borsa di studio, destinata a un giovane ricercatore che sarà selezionato tenendo conto non solo del Pascale di Napoli, ma anche delle strutture specialistiche presenti nelle altre province. Un modo per far sì che l'azione di Mirosa non venga mai dimenticata".

"La ricerca è stata notevole, ma ciò che ci interessa maggiormente è l'informazione" conclude il presidente di Acto Campania. "Più si informano i medici sulla prevenzione da attuare, più si informano le donne, in quanto alcune pensano, ancora oggi, che l'unico cancro sia quello dell'utero. Sì, esiste il cancro all'utero, ma esiste anche quello ovarico, molto aggressivo".

Il carcinoma ovarico: un "killer silenzioso" e la "buona eredità" di Mirosa

La “buona" eredità è un progetto ispirato da Mirosa Magnotti che ha sperimentato in prima persona la necessità urgente di mettere in campo ogni tipo di strategia per sconfiggere il cancro ovarico, il “killer silenzioso”.  La sua notevole aggressività e l’assenza di sintomi premonitori impone un livello di sorveglianza molto elevato e una particolare attenzione alla prevenzione che in questo caso passa anche dall’indagine genetica.

Il concetto di “buona" eredità esprime quanto uno svantaggio iniziale possa trasformarsi in un’opportunità, grazie alla tracciabilità del gene mutato all’interno della famiglia. Un campanello d’allarme prezioso che permette di attuare, precocemente, la profilassi più efficace. Il fattore tempo è fondamentale e rappresenta il discrimine tra un esito sfavorevole e la sopravvivenza. 

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