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Inaugurazione del MIA di Avella, Biancardi: "Vogliamo diventare porta d'ingresso all'Irpinia"

L'iniziativa rientra nella programmazione strategica “Sistema Irpinia” finalizzata alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, architettonico-culturale e ambientale del territorio irpino

Questa mattina, ad Avella, è stato inaugurato il Museo Immersivo e Archeologico, progetto che rientra nella programmazione strategica “Sistema Irpinia” promossa dall’Amministrazione Provinciale con l’obiettivo di valorizzare lo straordinario patrimonio storico-artistico-architettonico-culturale e ambientale del territorio irpino. 

Un percorso multimediale e archeologico

Il MIA è un percorso multimediale caratterizzato da proiezioni, suggestioni grafiche, quadri parlanti e postazioni di Realtà Virtuale per raccontare la storia di Avella e del Palazzo dai primi insediamenti sul territorio, passando per l’Abella romana, il medioevo e arrivando all’Ottocento e all’Avella moderna. La narrazione della storia di Avella si intreccia con gli eventi di stampo internazionale per contestualizzare l’evoluzione del territorio irpino. Postazioni educational e postazioni dedicate alle persone non udenti completano l’experience. 

Inaugurazione del MIA di Avella, le immagini

Oltre al percorso multimediale, sono altrettanto suggestive le sale con i numerosi reperti archeologici per proseguire in un tragitto che racconta la storia di Avella, dell’Irpinia e della Campania. 

Ad illustrare il progetto e le iniziative, presso il Palazzo Baronale in Piazza Municipio ad Avella, c'erano il Presidente della Provincia, Domenico Biancardi, e il Soprintendente ai Beni Archeologici, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino, Francesca Casule. 

"Quello che noi cerchiamo di fare qui ad Avella deve essere un punto di riferimento come porta d'ingresso all'Irpinia - sostiene il Presidente Biancardi - quindi, da qui, dobbiamo far capire ai circa 60mila visitatori che arrivano ogni anno che dopo Avella c'è tutto il resto. Per poterlo fare dobbiamo avere anche un processo di accoglienza in Irpinia. Abbiamo 60 operatori che accoglieranno i visitatori che arriveranno in Irpinia, la piattaforma Sistema Irpinia che sarà lanciata a luglio ed il più grande punto di informazione turistica ad Avellino Città che sarà inaugurato a luglio.

"E' chiaro che se si fa accoglienza, occorre alzare il livello di qualità della vita. Quindi accoglienza vale come viabilità, attivitià ricettive, attività di ristorazione. E poi la qualità la sceglie il cliente e saranno gli operatori ad investire nei luoghi dove si trovano. Anche le istituzioni dovranno fare la loro parte. E' un impegno da parte di tutti. Soltanto così si può crescere" conclude Biancardi.

L’apertura del MIA (Museo Immersivo Archeologico) rappresenta l’occasione di poter incrementare l’offerta culturale della città di Avella, che può finalmente vantare un polo culturale attivo all’interno della città, in un contesto architettonico di straordinario pregio che potrà così rivivere e aprirsi alla città.

La possibilità di riallestire l’Antiquarium di Avella in questa occasione e in un tale contesto ha rappresentato per certi aspetti una sfida per la Soprintendenza di Salerno e Avellino diretta da Francesca Casule, che ha dovuto e potuto ripensare l’allestimento in termini attuali, valorizzando per quanto possibile un percorso di archeologia contestuale: l’attività di tutela svolta nel corso degli anni ha ora una vetrina non per gli oggetti, che sono comunque di eccezionale interesse archeologico, ma per fornire una pluralità di percorsi sociali, ideologici, antropologici, che hanno portato allo stratificarsi della città e che nelle sale dell’Antiquarium si svelano al visitatore.

È anche questa una esperienza “diversamente immersiva”, fatta attraverso la cultura materiale che nasconde e svela allo stesso tempo i sistemi di relazione, nella immensa rete globale che era il mondo antico.

Il MIA, in cui vive l’Antiquarium, è ora lo spazio fisico in cui valorizzare il passato di Avella per riconquistare il futuro.

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