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Verso un futuro che non sappiamo dove è diretto: inaugurata la mostra "Il presente, un tempo sospeso"

Al Museo Irpino dell'ex Carcere Borbonico le opere di Maria Rachele Branca ed Ernesto Troisi

Gli artisti irpini, Maria Rachele Branca ed Ernesto Troisi, tornano in mostra, dal 12 al 28 maggio 2022, con la mostra intitolata "Il presente, un tempo sospeso". Un percorso espositivo, che, dopo essere stato presentato con successo presso l’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, è stato riallestito con nuove opere presso la Sala “Ex Officine” del Museo Irpino, nel Complesso Monumentale dell'ex Carcere Borbonico.

Branca: "Opere personali che raccontano la condizione femminile e le persone che mi hanno accompagnato"

"Questa mostra è nata soprattutto dall'esigenza di mostrare le nostre opere, sia quelle che appartengono al nostro passato, sia quelle nuove, realizzate nel periodo della pandemia, in cui non si potevano esporre" afferma Maria Rachele Branca. "Tra le opere datate, vi è l'Inchiodata, realizzata nel 2002: un'opera molto personale, come tutte le altre, nata in un periodo di blocco e, probabilmente, sintomo di un inchiodamento vissuto anche da un punto di vista fisico. Spesso, la condizione delle donne, soprattutto nelle zone interne, è contrassegnata da un passato abbastanza complicato. Significa, quindi, riproporre anche la condizione femminile in quel territorio, l'Irpinia, dove spesso le donne erano sole e si sentivano tali. Essere donna e lavorare in un settore come quello della scultura, in quel periodo, non era semplice e non lo è nemmeno adesso, in quanto non abbiamo molte infrastrutture. Ma abbiamo le famiglie dietro e, spesso, anche nelle mie opere ci sono personaggi che mi hanno accompagnato e seguito".

Troisi: "Sono partito dalle sfere, omaggio al preside Guarini"

"Parallelamente all'attività di laboratorio di famiglia, avviata da mio padre, ho portato avanti questa passione per la scultura e per gli oggetti tridimensionali, a partire da quelle che sono le forme geometriche classiche, ossia sfera, cubo e parallelepipedo" racconta Ernesto Troisi. "Con attrezzi manuali e meccanici, vado a scavare, fino a far emergere la venatura, il ricavo in altri tipi di legni, come il fiammato, e far venire fuori un discorso di linee diverso da quello delle tradizionali forme. Sono partito dalle sfere, omaggio al preside Guarini, per arrivare a forme un po' più spinte e, ultimamente, anche più figurative, pronte ad accompagnarci verso un futuro che, in questo momento storico, non sappiamo nemmeno dove è diretto". 

Verso un futuro che non sappiamo dove è diretto: inaugurata la mostra "Il presente, un tempo sospeso"

"Il presente, un tempo sospeso": i dettagli della mostra

A cura di Rossella Della Vecchia, l'iniziativa non va intesa solo come lettura contestuale del dato pandemico o dell’attuale minaccia nucleare, ma è attestazione di una vacazione preesistente, radicata in Irpinia, come in tutti i “territori dell’osso”.

"Il presente, un tempo sospeso" intende, appunto, guardare con consapevolezza e senso critico al passato e ad un mondo dimenticato, per ripensare un futuro, orfano del presente. In tal senso, il percorso espositivo vuole essere un glossario visivo di questo tempo eluso, in cui il passato e il futuro, così come la pittura e la scultura - in terracotta o legno - coesistono indistintamente. Inscritta in un presente travagliato, ancora “sospeso”, la sua tracotante fenomenologia si articola in un percorso espositivo che vede l’approccio intimista della scultura e della pittura di Maria Rachele Branca (Bagnoli Irpino, 1965), affiancarsi all’astrazione scultorea, connaturata all’ottica da designer, di Ernesto Troisi (Avellino, 1970).

Dipingendo storie senza tempo o plasmandole nella terracotta, Maria Rachele Branca sviscera aspetti della realtà anacronisticamente attuali, ricercati soprattutto nella sfera femminile ed intessuti a reminiscenze di carattere mitologico. Parallelamente, nell’esaltazione delle naturali caratteristiche del legno, le sculture di Ernesto Troisi si caricano di un senso primigenio dell’esistenza e di rimandi iconici, con incursioni figurative visionarie e futuribili.

Ancora una volta, dunque, gli artisti si alterneranno con punti di vista e linguaggi differenti, sia per formazione che per ricerca, ma nella comune consapevolezza che il contemporaneo non si limita ad esprimersi solo rispetto al momento presente, ma può denotare situazioni future e, in determinati usi contestuali, anche passate. Così enunciato, il presente restituisce al suo spettatore una tangibile riflessione sul nostro passato recente e sul momento che stiamo vivendo, quanto sul rapporto tra arte e realtà sociale.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 12 al 28 maggio 2022, secondo gli orari del Museo Irpino - Complesso Monumentale Carcere Borbonico.

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