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Crisi Sidigas, Scalella: "Vogliamo dare continuità aziendale al gruppo"

L'amministratore delegato della Sidigas: "Ci stiamo adoperando in quest'impresa titanica di salvare un patrimonio, facendo cambiare colore a questa società e attraendo investimenti dall'esterno"

Al termine del summit odierno a Palazzo di Città, l'amministratore delegato di Sidigas SpA Dario Scalella ha illustrato il punto della situazione sulla crisi economico-finanziaria che il gruppo sta attraversando e che sta coinvolgendo, ormai da un anno, anche la Società Sportiva Felice Scandone Avellino.

L'ad è fiducioso: "Ci stiamo adoperando in quest'impresa titanica di salvare un patrimonio, facendo cambiare colore a questa società, attraendo investimenti dall'esterno. Probabilmente, stiamo mettendo in atto una delle migliori best practices su questo territorio: stiamo salvando attività produttive, facendo fare investimenti a terzi. Se salviamo anche la società sportiva, facciamo davvero festa. La nostra ambizione è questa: in un anno di grandi sofferenze, devo ringraziare tutto il ceto creditorio per la pazienza che sta avendo. Spero che i problemi saranno risolti entro questa primavera".

Il vertice di oggi è servito per illustrare le proposte che verranno avanzate ai creditori: "L'azienda raccoglie le disponibilità agli investimenti: questo tipo di operazioni porta con sé anche la debitoria della Scandone. Quindi noi ci prenderemo carico del 30% della debitoria, la copriremo integralmente, sempre attraverso un piano di ristrutturazione che vedrà il suo pagamento per questa primavera, in tempi piuttosto rapidi rispetto alle procedure. La Scandone ha resistito bene, ora è in Serie B e secondo me può fare un gran campionato. Ora spetta ai creditori pensarci un attimo e contribuire a salvare la società"

Secondo Scalella, risolvere la situazione debitoria del gruppo è possibile: "Sidigas, in questo momento, sta portando avanti un discorso di disindebitamento, attraverso gli asset della vendita e della distribuzione. Il primo passo lo abbiamo fatto con la vendita, attraverso la Iren che ha deciso di investire sul nostro territorio. L'altra azienda che si occuperà della distribuzione dovrà farlo con la stessa attenzione e lo stesso principio: venire qui per investire, e non per portare via. Portare occupazione, creditori e massimo rispetto per il territorio: ci stiamo riuscendo a raggiungere questi obiettivi, con tutte le difficoltà del caso. Poi, tutto quello che succederà in Sidigas, verrà deciso dalla Procura. Noi stiamo cercando semplicemente di dare continuità aziendale al gruppo".

Nel prossimo mese si giocherà davvero la vita della Scandone"Da amministratore delegato della Sidigas, non posso far altro che supportare il Comune di Avellino, la Scandone e tutti gli impegni che la Sidigas aveva preso con i creditori" conclude Scalella. "La somma debitoria ci impone di tentare di fare di tutto, avendo soprattutto la responsabilità e la collaborazione di tutti coloro che vantano un credito nei confronti della Scandone".

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