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Avellino commemora le vittime dei bombardamenti del 14 settembre 1943: "Ripudiamo la guerra ogni giorno"

La comunità del capoluogo irpino ricorda i tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale

In occasione dell’anniversario dei Bombardamenti del 14 Settembre 1943, la comunità di Avellino ha ricordato, come ogni anno, quei tragici avvenimenti risalenti a uno dei periodi più bui della storia cittadina e non solo.

Dopo la deposizione della corona davanti al Monumento dei Caduti in Piazza del Popolo, i rappresentanti istituzionali si sono diretti verso la vicina Chiesa di Sant'Anna per prendere parte alla Santa Messa.

Celebrazioni anniversario bombardamenti 14 settembre 1943 ad Avellino: le immagini

Maresciallo Fierro: "La storia va sempre ricordata, anche dai più giovani"

"Quei tragici avvenimenti portarono morte e distruzione. Oggi, siamo qui per ricordare i defunti dei bombardamenti del '43, perché, senza di loro, non avremmo avuto libertà e democrazia" afferma l'ex Maresciallo dei Carabinieri, Giovanni Fierro. "La storia va sempre ricordata, anche dai più giovani che devono seguire le orme di chi li ha preceduti".

Barra: "Non potrò mai dimenticare quei morti, quel sangue e quella cattiveria"

C'è chi, quei tragici avvenimenti, li ha vissuti sulla propria pelle. Attimi che rivivono nelle parole commosse del pittore avellinese Eraldo Barra: "Mangiavamo cibo in contenitori grandi quanto quelli che venivano utilizzati per le conserve e lo distribuivamo in ogni casa, lungo Corso Vittorio Emanuele. Non solo la mia infanzia, ma anche il periodo successivo fu segnato dalla guerra: non potrò mai dimenticare tutti quei morti, quel sangue e quella cattiveria".

Festa: "Dobbiamo affermare sempre la contrarietà a queste azioni folli e insensate"

"È opportuno non dimenticare questa triste pagina di storia, tra l'altro in un momento in cui, purtroppo, si vive ancora oggi una guerra che non ha alcuna giustificazione" conclude il sindaco di Avellino, Gianluca Festa. "Bisogna affermare sempre la contrarietà a queste azioni folli e insensate. C'è anche il dovere di una comunità di ricordare chi ha perso la vita a sua insaputa; chi, quella mattina, si è recato presso Piazza del Popolo per andare a lavorare, ignaro del proprio destino. Sia le vittime, sia le loro famiglie, hanno pagato un prezzo carissimo ed è giusto che, oggi, la comunità di Avellino ricordi l'atrocità della guerra".

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