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Alloggi popolari, sindacati e cittadini protestano contro la Regione: ecco le immagini

La manifestazione si è svolta nello spazio antistante la Prefettura di Avellino per opporsi alle nuove modalità di partecipazione al bando regionale per l’accesso all’edilizia pubblica residenziale

Le organizzazioni sindacali degli inquilini - Sunia Cgil, Sicet Cisl, Uniat Uil, Assocasa - si sono riunite nello spazio antistante la Prefettura di Avellino per protestare contro i tempi e le modalità di partecipazione al bando di concorso regionale per l’accesso all’edilizia pubblica residenziale. Quest'anno, ci sarà un'unica graduatoria regionale e le domande potranno essere presentate, attraverso una piattaforma telematica, a partire da oggi 13 luglio e fino al 30 settembre 2022.

Sindacati e cittadini protestano contro il bando di concorso regionale per l’accesso all'edilizia pubblica residenziale

Lieto: "Gli utenti privi di conoscenze informatiche avranno difficoltà a presentare la domanda online"

"Oggi entra in funzione la nuova piattaforma regionale per l'elaborazione di una graduatoria per l'assegnazione di alloggi popolari - dice Fiorentino Lieto, segretario del Sunia Cgil - i famosi bandi comunali, che erano biennali o annuali, sono ormai accantonati. Il problema che sorge riguarda l'uso della piattaforma perchè ci sono utenti che avranno difficoltà a presentare la domanda online a causa della mancanza di una conoscenza informatica adeguata. Crediamo che ci sarà un forte disagio per quanto riguarda la partecipazione. Con l'avvento della nuova graduatoria quella vecchia sarà superata, quindi chi aspetta un alloggio da dieci anni ne aspetterà altri dieci. Alla Regione chiediamo la possibilità di assistere i partecipanti e l'elaborazione di un piano casa che metta a disposizione degli utenti un numero di alloggi. Di fatto, in due anni, il Comune di Avellino ha assegnato appena sette alloggi" conclude.

Le richieste dei sindacati degli inquilini alla Regione Campania

Dunque, le richieste dei sindacati sono principalmente quattro: la possibilità di presentare la domanda anche in formato cartaceo e non solo per via telematica; la possibilità di avere una delega come sindacato per aiutare i cittadini in difficoltà; una convenzione tra sindacato e regione per il bando; l'operatività dell’autorità per le opposizioni per i ricorsi da parte dei cittadini per eventuali errori nella futura graduatoria.

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