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US Avellino, l'incontro tra Izzo e Circelli rischia di saltare: ecco i motivi

Alle 15 era previsto il tanto atteso incontro dal notaio

Fine della corsa o prosieguo di un'inutile e stancante battaglia? Questo si chiedono i tifosi dell'Us Avellino, dopo l'ennesimo colpo di scena che vedrebbe protagonista Nicola Circelli.

Izzo: "Condotta di Circelli contraria alle regole imprenditoriali"

Era previsto infatti oggi pomeriggio, alle ore 15, presso lo studio del notaio Luca Di Lorenzo, a Napoli, l'incontro tra Luigi Izzo, Nicola Circelli e gli altri soci della IDC, al fine di definire il passaggio del 100% delle quote azionarie all'imprenditore di Montesarchio.

Il summit, tuttavia, rischia di saltare ancora una volta, stando alle parole di Izzo che, nell'ennesimo comunicato fatto trapelare questa mattina, ha affermato quanto segue:

“In seguito alle innumerevoli richieste a mezzo pec e l’infruttuoso incontro del giorno 6.02.20 avuto tra i consulenti, nella giornata di ieri è stata inviata l’ennesima comunicazione a mezzo PEC ove si concedeva una ulteriore proroga, con scadenza alle ore 9.00 di stamani, affinchè venissero inviati i documenti amministrativi e contabili, analiticamente elencati, necessari per il trasferimento del pacchetto societario. Tra l’altro non è stata data nemmeno evidenza, come richiesto anche nell’interesse dei nuovi soci, dei pagamenti riguardanti la rata di acquisto e il debito tributario. Stando così le cose i soci Luigi Izzo, Sabatino Autorino e Renato De Lucia si trovano nell’impossibilità di dare seguito alla sottoscrizione del passaggio delle quote.La condotta assunta dall’amministratore si manifesta contraria alle buone e inderogabili regole imprenditoriali, ragion per cui è stato conferito mandato ai nostri legali per ogni opportuna tutela.”

Continua, dunque, il braccio di ferro tra i due imprenditori sanniti. Tutto sembrerebbe nascere dalla richiesta che Circelli avanza a Izzo per mettersi da parte e trascinare, fuori dalla cordata, anche gli altri due soci, Andrea Riccio e Ciriaco Cusano: 250.000 euro, cifra versata in anticipo come finanziamento soci.

Di fronte a una simil pretesa, il presidente dell'Avellino, tuttavia, vuole vederci chiaro, anche perché c'è da soddisfare un'altra richiesta, quella che Nicola Di Matteo ha avanzato qualche settimana fa alla società biancoverde, pretendendo la restituzione di 100.000 euro, anch'essi erogati come anticipo per la rilevazione di quote azionarie.

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