Us Avellino, Braglia e Di Somma confermati per la stagione 2021-22
La notizia, già nell'aria da qualche giorno, è stata resa ufficiale oggi nel corso della conferenza stampa indetta dalla società biancoverde
L'Us Avellino avrà, al suo fianco, anche per la stagione 2021-22, l'allenatore Piero Braglia e il direttore sportivo Salvatore Di Somma. Una notizia che era già nell'aria da qualche giorno, anticipata dalla società biancoverde con un post sui social network (#continuità) e divenuta ufficiale oggi, nel corso della conferenza stampa indetta dal sodalizio irpino presso i giardini di Villa Solimene in Via Due Principati.
D'Agostino sr.: "Squadra che vince non si cambia, conferma di Di Somma e Braglia giusta e doverosa"
"Abbiamo voluto indire questa conferenza per fare un punto della situazione sulla stagione che si è appena conclusa" ha commentato il presidente Angelo Antonio D'Agostino. "Siamo in una condizione favorevole, probabilmente anche migliore rispetto ad altre società più collaudate di noi. Il merito non è soltanto il nostro, ma di tutti quelli che ci sono stati vicino: innanzitutto, gli sponsor, perché l'Avellino è un patrimonio di tutti. Speriamo di poter fare ancora meglio, rimediando alle inefficienze che abbiamo potuto apprendere durante quest'anno. Abbiamo già voltato pagina il giorno dopo la sconfitta contro il Padova: il calcio è questo e non bisogna scoraggiarsi. Abbiamo deciso di dare continuità al progetto nato insieme a me, al direttore sportivo Di Somma e a mister Braglia. Non c'è dubbio sulla conferma di entrambi da parte nostra: squadra che vince non si cambia. Abbiamo già provveduto a fare la fideiussione per l'iscrizione all'anno prossimo e avevamo già la delibera per la Serie B, ma abbiamo dovuto fare marcia indietro. Continueremo a dare battaglia in tutti i campi: ecco perché la conferma di Di Somma e Braglia sia giusta e doverosa".
D'Agostino jr. "Possiamo ancora migliorare, la mancanza dei tifosi è stata pazzesca"
"Siamo partiti nemmeno un anno fa e non abbiamo espresso nemmeno il 30% di quello che potremmo fare, possiamo ancora migliorare" afferma l'amministratore delegato Giovanni D'Agostino. "Già con la Fidelity Card abbiamo provato a ridurre le distanze con i nostri tifosi. Poi ci sono state le iniziative a Natale e Pasqua e 'Lupo sulla Pelle', con la possibilità concessa ai propri tifosi di incidere i propri nomi, anche dei propri cari che non ci sono più. Queste iniziative hanno avuto il modo di riqualificare il brand dell'Us Avellino: tante spese sono state fatte con una percentuale maggiore proprio per dare un nuovo valore alla squadra. Ci siamo ritrovati a lottare su ogni campo, a porte chiuse, a giocare anche su campi difficili, come quelli di Castellammare, Palermo, Catania, Catanzaro. Quest'anno siamo stati un po' soli: la mancanza dei tifosi è stata pazzesca. Abbiamo visto i tifosi soltanto contro il Padova e già averne 1.000 è stato fantastico. Fuori allo stadio ce n'erano altri 4-5.000. Per questo, ci tengo a ringraziare tutti, dai tifosi agli sponsor, fino al direttore sportivo e al mister. Non potevamo non continuare con questo progetto".
Di Somma: "Ringrazio la famiglia D'Agostino, importante aver ricompattato l'ambiente"
"In primis, voglio ringraziare la famiglia D'Agostino per avermi dato ancora una volta la possibilità di collaborare con l'Avellino" ribadisce con gioia il ds Salvatore Di Somma. "Abbiamo allestito, in 20 giorni, una squadra competitiva. Sicuramente, non abbiamo preso dei campioni, ma degli uomini veri, che ci hanno permesso di arrivare dove siamo arrivati. Stavamo per realizzare un sogno importante, ma per me la cosa che più conta è quella di aver ricompattato un ambiente. E aver visto 4-5.000 tifosi fuori allo stadio prima della partita contro il Padova è stato davvero emozionante e bello. Ringrazio tutti per quello che ci avete dato e per quello che potrete darci in seguito".
Braglia: "Ho visto piangere i ragazzi, proprio per questo dobbiamo riprovarci"
"Ringrazio tutti per la disponibilità che abbiamo trovato durante l'anno, ma quando si discute significa che c'è una base, un discorso da fare" conclude mister Piero Braglia. "Partendo dal ritiro, abbiamo fatto un percorso importante, ho trovato ragazzi che meritavano l'affetto di tutti. Li ho visti piangere, mi hanno fatto venire i lacrimoni anche a me, ma questo significa che dobbiamo riprovarci".
